Cosa mangiare in caso di pressione alta?
La pressione alta, altrimenti conosciuta come ipertensione, è una condizione molto diffusa. Fondamentale è trattarla con la giusta tempestività in quanto, a lungo andare, può essere rischiosa per la salute cardiovascolare.
Per dare numeri precisi, ricordiamo che si può parlare di ipertensione nei casi in cui la pressione arteriosa minima è costantemente sopra i 90 mm/Hg e la massima sopra i 140 (si tratta di valori che valgono per la popolazione in generale, senza tenere conto di condizioni particolari come lo stato di gravidanza).
Quando si parla degli approcci che si possono adottare per risolvere un quadro all’insegna della pressione arteriosa alta, si chiama spesso in causa l’alimentazione.
Può essere davvero utile? La risposta è affermativa. Scopriamo come nelle prossime righe dell’articolo. Ti ricordiamo che, prima di concretizzare qualsiasi modifica alla tua routine alimentare, è opportuno consultare il medico di fiducia.
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Alimentazione e ipertensione: un legame importante
Tra alimentazione e pressione alta c’è un legame molto forte. La seconda condizione, infatti, può essere causata da obesità e da uno stile di vita sedentario.
Correggere le proprie abitudini a tavola può quindi aiutare a migliorare i valori pressori. La prima cosa da ricordare al proposito consiste nell’evitare di seguire diete fai da te. Il rischio, in questo modo, è di andare incontro al celeberrimo effetto yoyo.
L’optimum prevede il fatto di seguire una dieta di tipo mediterraneo, caratterizzata dall’assunzione di un’importante quantità di verdure e di fonti di carboidrati integrali.
Un consiglio da adottare a tavola quando si punta a contrastare la pressione alta prevede il fatto di ridurre le fonti di sodio.
Quando si apre questo capitolo, la prima immagine che viene in mente è quella del sale che si aggiunge alle verdure o ad altri cibi. Limitarlo è essenziale se si ha la pressione alta – i piatti che si portano in tavola si possono insaporire con delle spezie – ma è bene essere consapevoli del suo non essere l’unica fonte di sodio.
Da non dimenticare, infatti, sono le cosiddette fonti di sale nascosto. Qualche esempio? La passata di pomodoro.
Tra sale nascosto e aggiunto, è fondamentale evitare di superare i 2 grammi di sodio al giorno.
Proseguendo con l’elenco delle abitudini alimentari che aiutano a contrastare la pressione alta, ricordiamo l’importanza di includere nella propria routine, a meno che non si abbia a che fare con diagnosi di allergie o intolleranze, cibi come l’aglio, il cioccolato fondente, ideale per uno spuntino dolce ma salutare, e i semi di lino.
Anche le banane, note per la loro ricchezza in potassio, sono fantastiche quando si punta a tenere sotto controllo la pressione a partire da quello che si mette in tavola.
Per quanto riguarda invece il cioccolato fondente – attenzione a non eccedere con le quantità: un paio di cubetti al giorno bastano – ricordiamo la presenza dei polifenoli, composti antiossidanti che permettono di apprezzare anche un effetto di vasodilatazione.
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