Cosa mangiare in caso di calcoli renali?
Dei piccoli ‘sassi’ che si formano all’interno dei reni, possono spostarsi o rimanere nel rene.
I calcoli renali possono destare problemi ma una buona educazione nutrizionale può essere utile.
Calcoli renali e nutrizione
I calcoli renali sono dei ‘sassi’ a livello dei reni molto comuni e possono comparire in diverse fasi di vita (frequenti tra i 30 e i 60 anni).
Perché si formano? Perché le sostanze normalmente contenute nelle urine diventano troppo concentrate e si accumulano in maniera solida, per questo parliamo di ‘sassi’.
Difatti, si differenziano in base a diverse caratteristiche, dalla forma, al colore, alla composizione. A differire non è di certo il fastidio che questi apportano a chi ne è affetto.
Come molti di voi saprete, la dimensione del calcolo è importante perché se molto piccolo può essere espulso all’esterno tramite le urine non sentendo dolore.
Viceversa, possono presentarsi delle vere e proprie coliche renali perché il sasso resta bloccato nel rene, non riesce ad oltrepassarlo.
A questo punto si presenta una sintomatologia importante (come definito nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità):
- dolore persistente e violento nella parte bassa della schiena e dell’addome, a volte può
- irradiarsi all’inguine e può durare alcuni minuti o ore (colica renale).
- Spesso è descritto come una “coltellata al fianco”.
- Irrequietezza e incapacità di restare immobili.
- Nausea.
- Necessità di urinare più spesso del normale (stranguria).
- Dolore mentre si urina (disuria).
- Presenza di sangue nelle urine (ematuria), dovuta ai traumi provocati sulla parete delle vie urinarie dal passaggio del calcolo.
A questi disturbi possono aggiungersi:
- febbre alta, a 38° gradi e più;
- brividi;
- stanchezza e debolezza;
- diarrea;
- urina torbida e maleodorante.
Un modo per prevenire i calcoli? Bere, bere, bere tanta acqua!
Adesso vuoi sapere cosa puoi mangiare? Bene, un elenco scritto per te:
Non rinunciare al pane, alla pasta, al riso, all’avena, orzo, al farro e altri carboidrati complessi purché integrali (ricchi di fibre).
Vai di verdura cruda o cotta (meglio se lessate in abbondante acqua), puoi introdurre così tutti i sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti di cui necessita l’organismo.
Frutta con basso contenuto di ossalati, come banane, ciliegie, mele, meloni e pompelmi. La frutta contiene potassio, citrati e magnesio che svolgono un’azione protettiva sulle vie urinarie.
Carne sia rossa che bianca meglio se senza grasso (visibile), da consumare in media tre volte alla settimana.
Il pollame è da consumare senza la pelle, in quanto ricca di grassi e colesterolo.
Pesce di tutti i tipi, da consumare almeno tre volte alla settimana, non può che apportare benefici al corpo e alla mente.
Legumi, da consumare almeno due volte alla settimana da alternare a carne, pesce, formaggi e uova.
Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati, almeno una porzione al giorno.
Formaggi, da consumare un paio di volte alla settimana, freschi o stagionati.
Affettati, preferendo prosciutto cotto, crudo, speck, bresaola, affettato di tacchino o di pollo, purché sgrassati (senza grasso visibile) e con una frequenza non maggiore di una o due volte alla settimana.
Oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi come l’ olio extravergine d’oliva , l’olio di riso o gli oli monoseme (soia, girasole, mais, arachidi, etc.), da usare con moderazione e dosandoli con il cucchiaio per controllarne la quantità.