Cosa fare in caso di pressione alta?
L’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio molto rilevante per condizioni patologiche legate soprattutto al cuore. Come sottolineato dagli esperti del gruppo Humanitas, la pressione arteriosa troppo alta altro non è che una situazione in cui il sangue esercita un’eccessiva pressione sulle pareti delle arterie.
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Diagnosi e come intervenire
Prima di capire cosa fare in caso di pressione alta ricordiamo che, per i soggetti adulti, i valori normali sono compresi tra i 140/85 mmHg. Nei casi in cui uno di questi valori – massima e minima – o entrambi risultano superiori alla norma, si può parlare di pressione alta.
L’unico modo per diagnosticare questa condizione prevede il fatto di sottoporsi periodicamente a controlli della pressione arteriosa a casa, in farmacia o presso lo studio del proprio medico curante.
Una volta appurata la condizione di ipertensione, la prima cosa da fare se si ha intenzione di risolverla è attuare modifiche al proprio stile di vita. Questo significa, per esempio, modificare la propria dieta e diminuire l’apporto quotidiano di sale.
A tal proposito va aperta una parentesi importante ricordando che, quando si parla di sale nei cibi, non si inquadra solo il cloruro di sodio che si mette nella pasta. Esistono infatti numerose fonti di sale a dir poco insidiose. Tra queste è possibile citare alcuni prodotti da forno, come per esempio il pane.
Cruciale è anche dedicarsi in maniera moderata all’attività fisica, il che significa muoversi almeno 30 minuti al giorno. Non c’è bisogno di iscriversi in palestra se non si ama questo ambiente. Anche una camminata a passo sostenuto va bene.
Molto importante è anche smettere di fumare se si ha questa abitudine e moderare fortemente il consumo di alcolici. Sotto stretto controllo medico si può anche valutare anche l’assunzione di nutraceutici a base di riso rosso fermentato (caratterizzati dalla presenza di sostanze naturali che agiscono come le statine). Come sottolineato da diversi esperti, in caso di ipertensione notturna si può invece ricorrere all’assunzione di melatonina a rilascio lento.