Cosa fare in caso di crisi asmatica? Quando contattare il medico?
- Durante una crisi asmatica avvengono una broncocostrizione, un’ipersecrezione di muco e un’infiammazione correlata.
- La crisi asmatica può essere di tipo lieve o grave, è importante riconoscere i sintomi e sapere cosa fare.
- In caso di una sintomatologia grave (che trovate in questo articolo) bisogna contattare il medico curante o i soccorsi.
Soffri d’asma e improvvisamente i sintomi peggiorano, sei coinvolto in una crisi asmatica. Ecco cosa puoi fare.
Crisi asmatica: cosa fare in caso di peggioramento dei sintomi
Soffrire d’asma vuol dire convivere con alcune difficoltà respiratorie che improvvisamente potrebbero aggravarsi sconvolgendo chi ne è coinvolto.
Ciò che avviene fisiologicamente è una broncocostrizione ovvero un restringimento delle vie aeree e una maggiore produzione di muco (l’aria circola di meno). I muscoli che formano i bronchi iniziano a contrarsi, questi s’infiammano.
Ci troviamo davanti a tre fattori: broncospasmo (la contrazione delle pareti dei bronchi), infiammazione e un’ipersecrezione di muco.
Questi comportano inevitabilmente il peggioramento dei sintomi asmatici come dispnea (fame d’aria), respiro corto, tosse.
E sono anche inevitabili le ripercussioni sulle normali attività di vita quotidiana: svolgerli può essere faticoso.
Tipi di crisi asmatica
La crisi asmatica può variare in base all’entità, può essere lieve (e trattabile con il rimedio indicato dal medico) oppure grave, seppur meno comune.
In quest’ultimo caso, il trattamento domestico potrebbe essere insufficiente e diventare un’emergenza sanitaria: la vita potrebbe essere in pericolo.
L’educazione sanitaria in questo caso è molto importante, saper riconoscere i sintomi e quando stanno per aggravarsi può salvare da esiti spiacevoli; bisogna imparare cosa fare in caso di crisi asmatica e quando chiedere aiuto.
Una crisi asmatica importante presenta i seguenti sintomi:
- difficoltà a parlare;
- respiro accelerato;
- colorazione grigia o bluastra di labbra e unghie;
- cianosi e pallore;
- agitazione intensa;
- iperdistensione delle narici durante il respiro;
- tachicardia severa.
Pur focalizzandoci sulla sintomatologia, e quindi l’aspetto puramente clinico, non vogliamo sottovalutare l’aspetto psichico e l’intensa paura che il soggetto coinvolto prova in quell’istante. Ed è proprio questo il motivo per cui vi daremo qualche consiglio sul cosa fare per mantenere la calma.
Cosa fare in caso di crisi asmatica
- Senza lasciarti prendere dall’intensa paura (naturale), inizia a respirare lentamente e profondamente sapendo che questa condizione sarà risolta. L’agitazione non fa altro che peggiorare la sintomatologia.
- Non sdraiarti, siediti con il dorso leggermente inclinato in avanti ed i gomiti appoggiati su un piano rigido così da sfruttare la capacità residua e ausiliaria dei muscoli respiratori come il piccolo pettorale.
- Assumi la terapia descritta dal medico, i beta2-agonisti per via inalatoria sono il trattamento di prima scelta in caso di asma acuta.
- Segui la dose suggerita dal medico e dal foglio illustrativo, solitamente la dose da erogare è frequente in caso di attacco d’asma grave, meno frequente in caso di attacco lieve.
Quando contattare il medico
Contattare il medico se l’adozione delle indicazioni consigliate non sono state sufficienti a far cessare la crisi e si associano sintomi quali: difficoltà a parlare, dispnea grave o respiro affannoso ed accelerato, soprattutto di notte o al mattino presto, colorazione grigia o bluastra di labbra e unghie, cianosi e pallore, agitazione intensa, iperdistensione delle narici durante il respiro, muscoli del collo e del costato evidenti durante l’inspirazione, tachicardia severa, difficoltà a camminare.
LEGGI ANCHE: Il forno a microonde è pericoloso per la salute?