Coronavirus: le zanzare possono trasmettere il SARS-CoV-2?
Sono numerose le domande che, ogni giorno, le persone si pongono sul Coronavirus. Tra questi interrogativi rientrano quelli relativi alla possibilità per le zanzare di trasmettere il SARS-CoV-2. Soprattutto adesso, con l’arrivo della bella stagione, il problema è al centro dell’attenzione di tantissime persone. Nelle prossime righe, cerchiamo di chiarire le cose in merito.
Zanzare e Coronavirus: ecco cosa sapere
Come evidenziato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, il SARS-CoV-2 è un virus respiratorio che si trasmette da uomo a uomo soprattutto attraverso le goccioline del respiro – i cosiddetti droplet – che le persone emettono ogni volta che tossiscono o starnutiscono.
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Inoltre, tra i canali di trasmissione è possibile citare le superfici contaminate e il fatto di toccarsi successivamente gli occhi o il naso. Oggi come oggi, in letteratura medica non esiste alcuna evidenza in merito al contagio del virus a causa di punture di zanzara, di zecca o di altri insetti.
Quelli che succhiano sangue possono veicolare altri virus. Tra questi, è possibile citare gli arbovirus, che causano malattie come la febbre gialla, chiaramente molto lontane dalla patologia del Covid-19.
Non c’è quindi da preoccuparsi in merito alla trasmissione del Coronavirus da parte delle zanzare. Nonostante questo, nessuno vieta di adottare in casa degli accorgimenti utili a contrastare la presenza di questi insetti.
In questo novero è possibile includere il fatto di evitare ristagni di acqua in sottovasi e grondaie. Inoltre, a partire dal mese di aprile è utile avviare l’utilizzo di prodotti larvicidi. Un altro consiglio per tenere lontane le zanzare dai propri ambienti domestici prevede il fatto di svuotare periodicamente le ciotole degli animali domestici se se ne ha uno in casa.
Chi ha il giardino, dovrebbe evitare di lasciare esposte all’aria per troppo tempo piscine gonfiabili piene d’acqua. Lo stesso vale per qualsiasi recipiente sia in grado di accogliere acqua piovana.
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