Coronavirus: le nuove regole del Governo per limitare i contagi
A poco meno di due settimane dallo scoppio dei contagi di Coronavirus in Italia, il Governo ha stabilito nuove regole molto severe per minimizzare il rischio di contagi. Tra le linee guida in merito è possibile citare il fatto di mantenere almeno un metro di distanza rispetto alle altre persone.
Le nuove misure del Governo per arginare i contagi da Covid-19 comprendono anche la raccomandazione di evitare abbracci e saluti ravvicinati tramite strette di mano. Ovviamente sono state messe in primo piano anche diverse linee guida dedicate alle persone anziane.
Nello specifico, si raccomanda a chi ha più di 65 anni e non è in buona salute/ha il sospetto di essere malato di rimanere in casa. Per quanto riguarda invece i soggetti over 75, il consiglio è di rimanere in casa.
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Le misure per gli eventi sportivi e i convegni
Le nuove regole del Governo, che replicano sostanzialmente le misure prese per le zone rosse, riguardano anche gli eventi sportivi. In questo caso, si parla di uno svolgimento a porte chiuse.
L’esecutivo ha posto l’accento anche sui convegni di ambito medico che, esattamente come tutti gli alri eventi, saranno rimandati a data da destinarsi non solo per minimizzare il rischio di contagio, ma anche per liberare i medici eventualmente impegnabili in situazioni di gestione degli ospedali dove sono ricoverati i malati di Coronavirus.
Le proposte in questione – che comprendono anche il divieto di accompagnare persone in Pronto Soccorso – sono frutto del lavoro di un comitato scientifico speciale voluto dal Presidente del Consiglio Giuseppe e verranno inserite nel decreto che l’esecutivo è pronto a presentare nella giornata di oggi.
Ricordiamo che, oltre alla distanza di sicurezza, si raccomanda pure di tossire e starnutire nei fazzoletti. In questo modo, infatti, si riesce a minimizzare il rischio di contatto tra le proprie mani e le secrezioni respiratorie.
Concludiamo facendo presente che l’ipotesi di una distanza di sicurezza pari a 2 metri è stata scartata in quanto, in caso di applicazione della linea guida, si sarebbe andati incontro alla necessaria chiusura per un mese almeno di uffici pubblici e istituti scolastici.
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