Coronavirus, il SARS-CoV-2 è la chimera di 2 differenti virus?
Nel giro di poche settimane, abbiamo imparato tantissimo su SARS-CoV-2 e sulla malattia che provoca questo agente patogeno, ossia il Covid-19. In poco tempo, si sono susseguite numerose voci.
Da un lato abbiamo a che fare con un aumento notevole degli articoli scientifici su questa patologia. Dall’altro, invece, crescono anche le zone grigie relative alla sua origine.
Da quali specie animali è nato? Dal pipistrello, dal pangolino o da altre specie selvatiche? Da dove proviene? Da una grotta o da una foresta della provincia cinese dell’Hubei? Nel dicembre 2019, i medici cinesi hanno scoperto che 27 delle prime 41 vittime del virus erano passate da un mercato situato nel cuore della città di Wuhan, capoluogo della provincia dell’Hubei.
Secondo uno studio condotto da un team di esperti impegnati presso l’ospedale della città sopra citata, il primo caso registrato non era mai passato dal mercato del centro urbano, caratterizzato da una popolazione che supera gli 11 milioni di abitanti.
Un lavoro scientifico focalizzato sulla datazione molecolare basata sulle sequenze genomiche indica invece l’origine a novembre. Questo solleva gli interrogativi in merito a un legame tra l’epidemia di Covid-19 e la fauna selvatica.
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Dati genomici
Il genoma di SARS-CoV-2 è stato rapidamente sequenziato dai ricercatori cinesi. Si tratta nello specifico di una molecola di RNA di circa 30.000 basi contenente 15 geni, incluso il gene S. Quest’ultimo codifica una proteina situata sulla superficie dell’involucro virale.
Analisi genomiche comparative hanno dimostrato che SARS-CoV-2 appartiene al gruppo dei Betacoronavirus e che è molto vicino alle caratteristiche del SARS-CoV, responsabile dell’epidemia di polmonite acuta che ha imperversato nel mondo tra l’inverno del 2002 e i mesi caldi del 2003. Da allora sono stati scoperti molti Coronavirus, principalmente nei pipistrelli ma anche nell’uomo.
Per quanto riguarda le ultime novità riguardanti il nuovo Coronavirus, è il caso di ricordare che, a seguito di un recentissimo studio scientifico, è stato possibile scoprire che il SARS-CoV-2 è il risultato di una ricombinazione tra due virus, uno vicino al RaTG13, virus isolato dal pipistrello, e uno affine a quello isolato dal pangolino.
Perché si verifichi la ricombinazione, è necessario che i due virus infettino in contemporanea il medesimo organismo. Oggi come oggi, non si sa ancora in quale specie sia avvenuta questa combinazione, meccanismo descritto dettagliatamente in questo studio dedicato al SARS-CoV.
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