Coronavirus: Formigli mostra in tv il reparto di terapia intensiva (VIDEO)
Nel corso dell’ultima puntata de Piazza Pulita, Corrado Formigli ha mostrato delle immagini a dir poco scioccanti. Le telecamere del programma sono infatti entrate nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Cremona, una delle strutture sanitarie più coinvolte in Lombardia.
I letti con i pazienti intubati
Le immagini mandate in onda da Piazza Pulita – il servizio è firmato da Alessio Lasta e si può vedere qui – mostrano pazienti intubati e allettati. Attorno a loro il personale medico e infermieristico con indosso le apposite tute protettive controlla i loro parametri vitali attraverso macchinari ad hoc. I professionisti che li assistono non si fermano un attimo e, come rivelato da un’infermiera, sono pronti ad accogliere sempre nuove persone.
Questa prova televisiva è stata considerata da molti la definitiva conferma del fatto che il Coronavirus non si può assolutamente definire come un’influenza leggermente più forte rispetto a quella stagionale che ci accompagna tutti gli anni.
LEGGI ANCHE: Coronavirus: casi registrati anche in Slovacchia, Slovenia e Perù
Le telecamere di Formigli hanno intervistato Massimo Galli, che è stato tutto tranne che leggero quando ha detto la sua su chi ha questa opinione. “Scemenza sicura detta per le orecchie di chi voleva sentirsela dire”: queste le parole del Direttore del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, uno dei centri in Italia autorizzati ad analizzare i tamponi per la diagnosi del Coronavirus.
Galli ha detto ha la sua anche sulla questione della chiusura delle scuole, facendo presente che il provvedimento preso dal governo potrebbe avere una durata temporale prolungata. Alla richiesta di avanzare un ipotesi sui tempi entro i quali potrebbe essere possibile capire a che punto è la lotta contro il Coronavirus, ha parlato di Pasqua.
A suo dire, se entro quella data si sarà arrestata la crescita dei contagi, sarà possibile ricominciare una vita normale. Nel caso in cui i dati dovessero essere affini a quelli di queste settimane, allora non si parla assolutamente di riapertura delle scuole e della ripresa delle altre attività.
LEGGI ANCHE: Coronavirus: a che punto siamo con il vaccino? La parola agli esperti