Coronavirus, Brusaferro (ISS): “Gli anziani devono stare in casa ma vanno aiutati”
«La mortalità colpisce le persone più fragile, anziani con più patologie. Da qui nasce la raccomandazione di fare in modo che queste persone abbiamo la protezione più elevata che possiamo dare loro. Devono stare in casa e la rete di supporto sociale deve aiutarli a stare in casa, portando la spesa e aiutandoli».
Così Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS) durante la conferenza stampa alla Protezione civile. «In queste persone anziane anche una piccola goccia può spostare l’equilibrio», ha aggiunto.
Brusaferro ha anche ricordato che l’età media delle vittime – oggi 475 con totale salito a 2.978 – resta «sostanzialmente intorno agli 80 anni, riguarda prevalente gli uomini, mentre le donne sono soltanto il 30%. Sostanzialmente la differenza di età fra i deceduti e le persone che contraggono l’infezione è di quasi 15 anni. È una realtà dunque che colpisce soprattutto le persone anziane, tanto che il picco maggiore dei deceduti si registra nella fascia di età fra 80 e 89 anni».
Infine, Brusaferro ha affermato che «le misure adottate sono finalizzate a non vedere conseguenze al sud, o comunque vederle attenuate».
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