Consuma 10 bevande energetiche al giorno e ha un arresto cardiaco
Un uomo originario del Texas ha subito un grave attacco di cuore ed è finito in ospedale a soli 26 anni. I medici, come riportato sul Daily Mail, hanno dato la colpa all’abitudine del giovane di consumare da 8 a 10 bevande energetiche al giorno.
Il 26enne è andato al pronto soccorso del Texas Tech University Health Sciences Center di El Paso con un dolore al petto e al braccio sinistro durato nove ore, secondo un articolo pubblicato su Case Reports in Emergency Medicine.
Tutti i segni vitali del paziente sembravano normali ma poi i medici hanno trovato un’arteria completamente bloccata.
L’uomo ha rivelato che, in genere, beveva dalle 8 alle 10 lattina – circa quattro litri – di bevande energetiche al giorno e il suo dolore al petto si è manifestato successivamente. Secondo i medici, questa abitudine malsana gli ha causato la formazione di un coagulo di sangue che, a sua volta, ha provato un attacco cardiaco.
Il giovane, ispanico 26enne, si è presentato al Pronto Soccorso con una dolore nella parte sinistra del petto che si irradiava al braccio sinistro. Inoltre, ha lamentato di avere sudato molto e di avere vomitato. Tutti sintomi di un infarto ma un evento cardiaco di tale portata è raro nei giovani sani.
Lo staff medico, quindi, ha esaminato il ragazzo ed è stato scoperto che i suoi parametri vitali – tra cui frequenza cardiaca, pressione sanguigna e livelli di ossigeno – erano tutti normali. Tuttavia, quei sintomi suggerivano che c’era qualcosa di storto nel sistema cardiovascolare del 26enne.
I medici hanno, quindi, eseguito un cateterismo cardiaco, che prevede l’inserimento di un tubo sottile nell’inguine, nel collo o nel braccio per diagnosticare le condizioni cardiache e la procedura ha rivelato un blocco completo di una delle arterie sinistre e altre lievi irregolarità.
È stato allora che il giovane ha rivelato che beveva regolarmente tra le 8 e le 10 bevande energetiche al giorno. Di conseguenza, bere tanta caffeina ha causato la contrazione della sua arteria coronarica (che trasporta il sangue ossigenato al cuore). Ciò potrebbe avere portato alla formazione del coagulo di sangue e, di conseguenza, all’attacco di cuore.
Dopo due giorni il paziente è stato dimesso – dopo l’installazione di un tubo posizionato nel suo blocco per migliorare il flusso sanguigno – con la raccomandazione di non consumare più bevande energetiche.
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