Congresso SIAIP, “giro d’Italia” per le allergie dei più piccoli

Da Milano a Pantelleria in bicicletta, oltre 2400 chilometri lungo un percorso che ha fatto tappa nelle più importanti strutture pediatriche italiane. Obiettivo del tour era coinvolgere le associazioni che si occupano di allergologia pediatrica con l’intento di costituire un network.
Protagonista dell’impresa, insieme a tre compagni di viaggio, Alberto MARTELLI già primario ospedaliero e membro del direttivo SIAP che interverrà oggi al Congresso SIAP presieduto da Gianluigi MARSEGLIA (Direttore della Clinica Pediatrica della Università degli Studi di Pavia-Policlinico San Matteo) insieme a Michele MIRAGLIA DEL GIUDICE dell’Università Vanvitelli di Napoli.
UN NETWORK DI 12 ASSOCIAZIONI 
Anche a questa iniziativa è stata riservata la dovuta attenzione nel corso del congresso che si conclude oggi a Napoli.
“È stato un modo per ringraziare le associazione – spiega MARTELLI – per quello che fanno per i nostri bambini e per portare un momento di rivitalizzazione delle attività, visto che nel periodo Covid, per ragioni di sicurezza, le associazioni pediatriche non erano autorizzate a entrare nei reparti di pediatria” spiega il medico “ciclista”. 
Le associazioni sono invitate ad aderire a un network la cui pagina web è ospitata dal sito della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica.
“Il network conta per il momento 12 associazioni di volontariato – prosegue MARTELLI – ma speriamo di crescere ancora. La pagina web si propone una serie di obiettivi. Il primo è quello di richiamare nuove associazioni, di fare da cassa di risonanza affinché associazioni che magari non sono ancora a conoscenza del progetto possano confluire nel network. Nel corso del congresso nazionale è anche previsto un incontro con tutte le associazioni partecipanti al network per fare il punto sullo stato di avanzamento del network, sulle caratteristiche delle associazioni, sulla disponibilità a collaborare”. 
LAVORARE INSIEME SU PROGETTI COMUNI E COMPORRE UN REGISTRO DI COMPETENZE
Un secondo obiettivo è quello di lavorare insieme su progetti comuni.
“Queste associazioni hanno ancora un margine di potenzialità inespressa – ribadisce MARTELLI-. Il fatto di mettere in comune esperienze e progetti può favorire l’emergere di queste possibilità. Un terzo obiettivo, che in parte deriva dal secondo, è quello di comporre un registro delle competenze per le varie attività professionali presenti nelle diverse associazioni. Infine, un altro aspetto importante è dare visibilità ai progetti, molti dei quali sono bellissimi ma conosciuti e circoscritti solo alla piccola area territoriale di competenza”. 

Articoli correlati