Come si distingue il miele vero dal miele falso?
Il miele naturale ha molti vantaggi ma sul mercato esistono anche mieli non conformi a base di sciroppi dolci. Le differenze a volte sono difficili da rilevare.
Come spiegato da Futura-Sciences.com, secondo le attuali direttive europee, soltanto il prodotto del foraggiamento del nettare da parte delle api ha diritto a chiamarsi «miele». Quest’ultimo ha molti vantaggi, ad esempio contro l‘irritazione della gola o come antibatterico.
Sfortunatamente, esistono anche contraffazioni comuni a base di sciroppo di glucosio o mais. Esistono anche mieli prodotti da api nutrite con lo zucchero e non con i fiori. Nel 2016, uno studio europeo ha mostrato che il 14,2% dei mieli venduti nell’Unione Europea non era conforme. Tuttavia, questi falsi mieli sono particolarmente difficili da rilevare ma ci sono alcuni indizi.
- Origine: sull’etichetta deve essere indicato il paese di origine. Attenzione al miele proveniente dalla Cina o dai paesi asiatici.
- Gli ingredienti: il miele naturale deve indicare il nome della pianta (acacia, lavanda, tiglio…), o una Regione di origine per una miscela (miele di Provenza, miele delle Alpi…). Evitare quelli con addittivi o coloranti.
- Cristallizzazione: il miele si solidifica gradualmente nel tempo. Il miele che resta troppo liquido è sospetto.
- Assorbimento: spalmandolo su un pane tostato, il vero miele non viene assorbito dal pane. Allo stesso modo, si diluisce male anche nell’acqua calda.
- Trasparenza: il miele naturale contiene sempre alcune impurità (particelle di polline, propoli, ecc.). Una consistenza perfettamente liscia e omogenea dovrebbe destare sospetti.
- L’odore e il sapore: il miele emana un profumo sottile che ricorda l’aroma dei fiori da cui è ottenuto. Il finto miele odora di zucchero o caramello e il suo sapore dura a lungo in bocca.