Come riconoscere il Covid-19 nei bambini?
Riconoscere i sintomi del Covid-19 nei più piccoli può essere difficoltoso perché sono lievi o assenti. Le incertezze sono all’ordine del giorno, facciamo chiarezza.
Covid-19 nei bambini
Nei più piccoli soprattutto si può fare molta confusione tra il nuovo coronavirus e l’influenza, i sintomi possono essere confusi. Di sicuro, hanno meno probabilità di contrarre il temuto virus ma in caso di esito positivo hanno la stessa capacità di contagio di un adulto verso i propri familiari e contribuire alla diffusione.
Scientificamente, però, quasi la metà dei bambini affetti da Covid-19 sono asintomatici ma ci sono delle sottigliezze a cui fare riferimento e attenzione che possono contribuire ad ‘allarmarsi’ in modo sano e utile per la comunità.
Facendo riferimento al periodo invernale, è facile chiedersi se si tratti di Covid-19 o influenza; sintomi comuni tra loro e altri più accentuati in caso di Covid-19.
I sintomi comuni ad entrambe le malattie sono:
- disturbi gastrointestinali
- mal di testa
- congestione nasale
- rinorrea
- mal di gola.
Nel Covid-19 si riscontrano in maniera molto più evidente:
- febbre alta
- affaticamento (dolori muscolari)
- tosse secca particolarmente aggressiva.
Mentre, invece, i segni più distintivi del coronavirus sono:
la perdita di olfatto e gusto (l’anosmia e ageusia);
la presenza di sintomatologia respiratoria come il respiro “corto”.
Secondo uno studio pubblicato su Jama dai pediatri del Children’s National Hospital di Washington è emerso che i bambini colpiti da Covid-19 hanno più spesso:
- febbre (che sale in 3 su 4, contro la metà degli altri);
- mal di testa (11 e 9%);
- dolore a muscoli e arti (che interessa il 22% dei colpiti da Sars-CoV 2, contro il 7% di chi ha un’influenza);
- dolore al petto (11% e 3%, rispettivamente);
- diarrea o il vomito (che si presenta nel 26% di loro, contro il 12% degli altri).
Quelli riportati sono le sintomatologie più evidenti e studiate, ma quando riconoscere se il proprio piccolo si trova in difficoltà?
Secondo il Prof. Alberto Chiara, Presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera (SIPO), a volte la sintomatologia è molto vaga.
Devono insospettire: un malessere generale accompagnato da stanchezza, il raffreddore, alcuni sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea, vomito, talvolta diarrea). Anche la perdita del gusto e dell’olfatto può essere un segno di allarme.
Solo nei casi (rari) più gravi si può instaurare difficoltà nella respirazione andando incontro a insufficienza di molti organi e apparati, quali rene e cuore.
Se si sospetta che il bambino non stia bene, non va mandato a scuola.
Quindi, i sintomi tra i bambini e gli adulti sono simili, solamente che i per i primi sono più lievi e le forme gravi e i decessi sono rari.