Di cosa è morto Giampiero Galeazzi? Qual è stata la sua malattia?
Il telecronista più amato della RAI aveva svelato da diversi anni di soffrire di diabete. Le cause certe della sua morte non sono state ancora ufficializzate ma probabilmente sono fatte risalire proprio a questa malattia che rappresenta una delle cause di decesso più diffuse al mondo. Secondo un rapporto Istat risalente al 2009, oltre 20 mila decessi in Italia sono stati causati principalmente dal diabete, mentre in altri 71 mila casi esso è segnalato come causa multipla di morte.
Giampiero Galeazzi e il diabete
Giampiero Galeazzi è morto venerdì 12 novembre all’età di 75 anni. Telecronista RAI ed ex campione di canottaggio, in un’intervista rilasciata a gennaio 2019 a Domenica In (la sua ultima apparizione in tv) aveva rivelato la sua malattia, il diabete.
Le voci iniziavano a vociferare da tempo, da quando un giorno si era presentato in sedia rotelle e gli tremavano le mani:
“Non ho il Parkinson, ho problemi di diabete. La salute va su e giù, come sulle montagne russe. Ho sbalzi di pressione, gonfiore alle gambe. Quando mi emozioni mi tremano le mani, ma non sono messo così male. A 72 anni ho anche perso un po’ di chili”. Così ai microfoni di Fuorigioco Giampiero Galeazzi aveva messo a tacere i rumors sul suo stato di salute.
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento del glucosio nel sangue e dalla sua comparsa nelle urine, legata in genere a una deficiente produzione di insulina da parte del pancreas che se non curata dà luogo a diverse complicazioni sia a livello renale che cardiovascolare e del sistema nervoso.
Giampiero Galeazzi aveva un carattere ‘difficile’, restio al curarsi, come definito dalle parole affettuose del presidente Paolo Vitale del Circolo dei canottieri di Roma: ‘Noi lo amavamo perché era un personaggio straordinario. In questa comunità ci vogliamo tutti bene, abbiamo un senso di appartenenza molto spiccato. Gli abbiamo detto tante volte di curarsi, ma lui aveva un carattere particolare ed era difficile convincerlo. Ma resterà sempre nei nostri cuori‘.
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