Come controllare l’ipertiroidismo in modo naturale?
- L’ipertiroidismo è una condizione patologica che colpisce la tiroide.
- Può essere causato da tumori della gola, dalla malattia di Graves o da un eccesso di iodio e altre condizioni.
- L’ipertiroidismo può essere controllato tramite una dieta sana e l’assunzione di alcuni integratori.
L’ipertiroidismo può essere contenuto in modo naturale. La prevalenza della malattia nella popolazione ha un’incidenza relativamente alta raggiungendo 1-2% delle donne, una malattia che può insorgere a tutte le età, soprattutto nella fascia 20-40 anni.
Contrastare un processo fisiologico che si è alterato è possibile tramite una dieta sana.
Ipertiroidismo: cos’è e sintomi
L’ipertiroidismo è una condizione patologica che colpisce la tiroide che secerne un’eccessiva quantità di 2 ormoni tiroidei: la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4). La tiroide è iperattiva, al contrario dell’ipotiroidismo in cui la ghiandola ha delle prestazioni nettamente inferiori.
Da cosa può essere causato l’ipertiroidismo? Da tumori alla gola, dalla malattia di Graves o da un eccesso di iodio e altre condizioni.
I sintomi dell’ipertiroidismo includono:
- palpitazioni;
- pressione sanguigna alta;
- perdita di peso;
- aumento dell’appetito;
- mestruazioni irregolari;
- fatica;
- diradamento dei capelli;
- aumento della sudorazione;
- diarrea;
- tremore;
- irritabilità;
- problemi di sonno.
L’ipertiroidismo può anche portare alla formazione del classico ‘gozzo’, un aumento volumetrico della tiroide che potrebbe compromettere altre funzioni accessorie.
Comunemente, l’ipertiroidismo viene trattato con dei farmaci antitiroidei che hanno la funzione di bloccare il processo patologico descritto, ovvero l’iperproduzione degli ormoni correlati.
E se i farmaci non migliorano la condizione? Allora si passerà al trattamento con iodio radioattivo oppure si opterà per un trattamento chirurgico.
Stiamo parlando di trattamenti medici ma alcuni trattamenti naturali per l’ipertiroidismo potrebbero giovare alla salute, pur non sostituendo la terapia farmacologica prescritta, ma coadiuvando i due trattamenti.
Si ricorda che ogni variazione del piano di cura deve essere comunicato al proprio medico. Ad ogni modo, vogliamo proseguire nel parlarvi di come controllare l’ipertiroidismo in modo naturale.
Seguire una dieta sana: cosa mangiare e cosa evitare
Un modo per gestire l’ipertiroidismo è approcciarvi ad una dieta sana, assumendo ed eliminando degli alimenti dalla vostra tavola.
Non è insolito che sia stato proprio il tuo medico a parlarti per primo di una dieta a basso contenuto di iodio prima d’iniziare il trattamento così da aumentarne l’efficacia.
Secondo l’American Thyroid Association, una dieta a basso contenuto di iodio significa che dovresti evitare:
- sale iodato;
- frutti di mare;
- latticini;
- quantità elevate di pollame o manzo;
- elevate quantità di prodotti a base di cereali (come pane, pasta e pasticcini);
- tuorli d’uovo.
Inoltre, dovresti evitare prodotti a base di soia come tofu, latte di soia, salsa di soia e semi di soia. Questo perché una ricerca del 2006 suggerisce che la soia può interferire con la funzione tiroidea.
Gli eccessi non vanno mai bene, bisogna sì evitare di assumere molto iodio ma anche non eliminarlo del tutto in quanto una sua carenza può determinare l’ipotiroidismo.
Potresti approcciarti agli integratori, sempre sotto stretto consiglio medico. Ecco alcune indicazioni:
- La L-carnitina
Un derivato amminoacidico che si trova naturalmente nel corpo. Si trova spesso negli integratori per la perdita di peso. Si trova anche in alimenti come carne, pesce e latticini e può aiutare a trattare gli effetti dell’ipertiroidismo.
Uno studio del 2001 suggerisce che la L-carnitina può invertire e prevenire i sintomi dell’ipertiroidismo, tra cui palpitazioni cardiache, tremori e affaticamento.
2. Aiuga
Una pianta che è stata storicamente utilizzata per il trattamento di malattie cardiache e polmonari. Delle ricerche suggeriscono che sia un tireosoppressore, cioè in grado di ridurre la funzione della ghiandola tiroidea. Se scegli questo tipo di integratore, parlane con il tuo medico e consulta il foglietto illustrativo.
3. Complesso di vitamina B o B12
Se hai l’ipertiroidismo, c’è la possibilità che tu abbia anche una carenza di vitamina B-12. Una carenza di vitamina B-12 può farti sentire affaticato, debole e stordito.
Se hai una carenza di vitamina B-12, il tuo medico potrebbe suggerirti di prendere un integratore di B-12 o di fare un’iniezione di B-12.
4. Selenio
Il selenio è un minerale che si trova naturalmente nell’acqua, nel suolo e in alimenti come noci, pesce, manzo e cereali. Può anche essere preso come integratore, alcune ricerche suggeriscono che può essere utilizzato per trattare l’ipertiroidismo.
È meglio consultare il proprio medico prima di assumere un integratore come il selenio, poiché ci sono alcuni possibili effetti collaterali e il selenio non dovrebbe essere assunto in combinazione con determinati farmaci.
5. Melissa
Si pensa che la melissa, una pianta che fa parte della famiglia della menta, sia un trattamento per la malattia di Graves. In teoria, questo è perché riduce l’ormone che stimola la tiroide (TSH).
La melissa può essere consumata come tè o sotto forma di integratore. Sedersi con una tazza di tè alla melissa può almeno essere curativo come tecnica di gestione dello stress.
6. Olii essenziali di lavanda e legno di sandalo
Gli oli essenziali di lavanda e legno di sandalo possono, ad esempio, ridurre i sentimenti di ansia e aiutarti a sentirti calmo. Questo potrebbe aiutarti a combattere il nervosismo e l’insonnia, entrambi sintomi dell’ipertiroidismo.
Oltre a ciò, non ci sono abbastanza ricerche là fuori per suggerire che gli oli essenziali potrebbero aiutare a curare l’ipertiroidismo.
7. Glucomannano
Una fibra alimentare, il glucomannano si trova sotto forma di capsule, polveri e compresse. È spesso derivato dalla radice della pianta konjac.
Uno studio promettente del 2007 suggerisce che il glucomannano potrebbe essere utilizzato per abbassare i livelli di ormoni tiroidei nelle persone con ipertiroidismo, ma sono necessarie ulteriori prove.