Pesce fresco o avariato? Come capirlo?
Chi non va alla ricerca del pesce appena pescato? Ovvero quello che definiamo ‘fresco’? E se quello che abbiamo trovato fosse avariato? Come facciamo a riconoscerlo? Alcuni pratici consigli.
Pesce fresco o avariato?
Chi non ha il pescivendolo di fiducia che consiglia il pesce del giorno ‘appena pescato’? E se questo ti manca, andare alla ricerca del pesce fresco non è poi così semplice, potresti imbatterti in quello avariato.
Ma procediamo per gradi e senza fretta cerchiamo di comprendere cosa s’intende veramente per pesce fresco e cosa per pesce avariato.
Di certo, saranno i nostri sensi a guidarci: l’odore, il colore, il tatto e infine… il gusto!.
Non intendersi di pesce non è certo una colpa, per questo esistono le etichette che ci danno tutte le informazioni necessarie di conservazione e attendibilità: dal prezzo, alla provenienza (fresco o congelato), denominazione specie, metodo di produzione.
Provenienza dubbia? Il metodo di produzione viene omesso.
Ma il pesce, di norma, riesce a sopravvivere fino a 4 giorni dal momento in cui è stato pescato e anche in questo caso la ‘freschezza’ cambia; è del primo o secondo, terzo giorno? Prima domanda.
Adesso affidati all’odore, che deve essere delicato (non forte), ti deve riportare al ricordo proprio del mare. Se ‘puzza’ si tratta di pesce ‘vecchio’.
C’è un segreto per capire ancora se il pesce che vuoi acquistare è fresco: il suo colore. Intravedi i colori dell’arcobaleno nella sua cuticola (quell’essenza bavosa). Il pesce avariato perde questa lucentezza, diventa opaco.
Un altro particolare a cui devi fare attenzione è proprio l’occhio del pesce, più è scuro, più è indicatore di freschezza.
Nero, molto nero e soprattutto sporgente. Se diventa concavo, scartalo immediatamente.
Adesso tocca fare l’ispezione… come degli anatomopatologi, innanzitutto bisogna controllare le branchie, aprirle, tirare su l’opercolo che si trova alla fine della testa e vedere il colore dell’organo, che deve essere rosso acceso.
Marroncino o scuro? Già è stato pescato da un po’ di tempo.
Non per ultimo devi guardare l’aspetto generale: la pelle deve essere brillante, metallica e iridescente, cangiante insomma.
Il corpo deve essere rigido e arcuato, niente floscezza. Pensavi il contrario, vero?
Ad ogni modo, prediligete sempre il pesce di stagione, tipo in questo periodo potresti scegliere:
Novembre: acciuga, cefalo muggine, dentice, nasello, orata, sardina, sogliola, triglia.
Dicembre: cefalo, muggine, nasello, sardina, sogliola, spigola, triglia.
Adesso hai tutte le carte in regola per trovare il pesce fresco che desideri e mangiarlo il più velocemente possibile (la regola number one), oppure congelalo e aspetta gli amici con cui condividere questo piacere.