Colore delle feci: da cosa dipende?

Da Beatrice Verga - 02/01/2023

Il colore delle feci, anche se spesso ce ne dimentichiamo, è profondamente indicativo del nostro stato di salute. Da cosa dipende? Come capire se c’è qualche problema? Vediamo la risposta nelle prossime righe.

Feci rosse o nere: cosa può indicare?

Quando si parla di colore delle feci, è necessario ricordare che, in situazioni normali, il loro colore tende al marrone. Il motivo è legato a un processo che coinvolge l’emoglobina che, nel fegato, viene scomposta in bilirubina.

Nei casi in cui la cromia risulta alterata e le feci presentano un colore orientato verso il rosso o il nero, alla base può esserci una problematica di natura digestiva. Nello specifico, nei frangenti in cui le feci assumono la colorazione sopra menzionata significa che una parte del tratto gastrointestinale è interessata da un’emorragia.

Quando si parla di feci nere, è necessario tenere in considerazione anche il ‘peso’ di altri fattori, come per esempio l’assunzione di determinati farmaci. Se dopo aver interrotto la terapia non si notano cambiamenti, è opportuno contattare il proprio medico curante.

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Cosa fare in caso di feci di colore chiaro?

Un’ulteriore eventualità da prendere in considerazione è quella delle feci di colore chiaro. Cosa fare in questi casi? Ricordare che, nella maggior parte delle situazioni, l’alterazione nelle colorazioni è da imputare all’assenza di bile.

Alla base della situazione appena ricordata c’è una situazione specifica, ossia l’ostruzione dei dotti biliari. La condizione appena ricordata, molto grave, può provocare anche altri sintomi da non trascurare. Tra questi è possibile citare la febbre, ma anche l’ittero, ossia l’alterazione della cromia della pelle, che si orienta sempre di più verso il giallo.

Feci verdi: ecco cosa sapere

Da cosa dipende la colorazione verde delle feci? Da un transito intestinale troppo rapido, che impedisce la corretta trasformazione della biliverdina in bilirubina. Concludiamo ricordando che influisce molto anche l’assunzione di verdure caratterizzate dalla presenza di clorofilla.