Chirurgia refrattiva: facciamo il punto sulle tecniche con cui correggere i problemi della vista
Al giorno d’oggi i difetti visivi possono essere corretti ricorrendo a occhiali da vista e lenti a contatto oppure risolti mediante la chirurgia refrattiva, una soluzione che è in grado di eliminare definitivamente il difetto refrattivo.
Il merito va ai progressi che hanno caratterizzato questa branca della chirurgia nel corso degli ultimi decenni, dando vita a una molteplicità di possibilità con cui intervenire sulla condizione del paziente in modo efficace, rapido e sempre meno invasivo. Naturalmente, rimane altrettanto fondamentale affidarsi a un professionista specializzato, in grado di padroneggiare tutte le principali tecniche attualmente disponibili.
Ne costituisce un esempio il Dottor Angelo Appiotti, figura di spicco nell’ambito della correzione dei difetti visivi, in grado di mettere a disposizione dei pazienti un’esperienza trentennale nel campo. Nel dettaglio, le Tecniche di chirurgia refrattiva eseguite dal Dr Angelo Appiotti sono personalizzate, così da rispondere al meglio alle necessità di ogni specifica situazione.
I diversi laser impiegati per le tecniche di chirurgia refrattiva
Le tecniche di chirurgia refrattiva si caratterizzano per l’utilizzo di diverse tipologie di laser, definite di prima, seconda o terza generazione.
Il laser di ultima generazione è il VisuMax, un dispositivo estremamente preciso a femtosecondi, che consente di agire in modo assolutamente non invasivo. La tecnica refrattiva che si avvale di questa risorsa è la Small Incision Lenticule Extraction, più comunemente nota come ReLEx SMILE, che in meno di 28 secondi è in grado di correggere un difetto visivo.
Appartengono alla prima e alla seconda generazione, invece, i laser a eccimeri, che sono caratterizzati da impulsi di luce ultravioletta: la loro precisione è aumentata nel tempo, tanto da poter seguire persino i micro-movimenti dell’occhio in fase di intervento.
Una delle tecniche che si avvale di questa tipologia di laser è la PRK, ovvero la Photo-Refractive Keratectomy: si articola in due fasi, durante le quali la curvatura della cornea viene corretta dal laser dopo la rimozione dello strato più superficiale (epitelio). Può essere impiegata in caso di miopia, astigmatismo o ipermetropia.
Anche la FemtoLASIK ricorre all’impiego del laser a eccimeri, ma in combinazione con il Femtolaser. Tale tecnica consente di sollevare uno strato di tessuto corneale (flap) stabilita dal chirurgo in seguito allo studio della situazione del paziente e successivamente di procedere alla levigatura della cornea con il laser per correggere il difetto visivo. Vi si può ricorrere per correggere situazioni con miopia, ipermetropia o astigmatismo moderati.
Non solo laser: la tecnica Facorefrattiva
Infine, è bene ricordare che in alcuni non è possibile risolvere i problemi della vista ricorrendo al laser. Questa eventualità si verifica quando il paziente è affetto da difetti caratterizzati da una perdita di diottrie elevata.
In queste circostanze, in ogni caso, è possibile procedere ricorrendo alla tecnica Facorefrattiva, in cui viene impiegata un’apposita sonda a ultrasuoni per procedere alla sostituzione del cristallino con una lente artificiale del tutto biocompatibile.
Tecniche di chirurgia refrattiva: quali difetti visivi correggono?
Le tecniche di chirurgia refrattiva possono intervenire a correggere i principali difetti visivi, che si contraddistinguono per determinate peculiarità.
Per esempio, la miopia si caratterizza per la difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti lontani: può essere di tipo congenito, degenerativo oppure progressivo e occorre tenerla sotto controllo attraverso un controllo annuale dall’oculista.
Le immagini, in questo caso, vengono messe a fuoco in una zona anteriore della retina, cagionando il disturbo con una mancanza di diottrie che varia a seconda dell’entità del problema.
Se la retina è piuttosto irregolare si può andare invece incontro ad astigmatismo miopico, una condizione in cui alla miopia si associa per l’appunto l’astigmatismo. Quest’ultimo difetto, che può verificarsi sia tra i bambini che tra gli adulti, porta il soggetto ad avere difficoltà di visione sia da vicino che da lontano.
Laddove la visione sia invece offuscata da vicino, si può essere affetti da ipermetropia oppure, dopo i 40 anni, da presbiopia, due difetti visivi in cui le immagini vengono focalizzate dietro la retina.