Cancro: scoperta rivoluzionaria, cellule tumorali indotte all’autodistruzione

Ricercatori di Stanford hanno sviluppato una nuova tecnica che potrebbe rivoluzionare le terapie antitumorali: "ingannando" le cellule tumorali e inducendole all'autodistruzione.

I ricercatori della Stanford Medicine sperano che una nuova tecnica possa ribaltare l’azione normale di una proteina del linfoma, passando dall’impedire la morte cellulare all’innescarla.

Apoptosi: il processo naturale di morte cellulare

Il nostro corpo si libera di 60 miliardi di cellule ogni giorno attraverso un processo naturale di eliminazione e ricambio cellulare chiamato apoptosi.

Queste cellule, principalmente cellule del sangue e dell’intestino, vengono tutte sostituite con nuove, ma il modo in cui il nostro corpo si libera del materiale potrebbe avere profonde implicazioni per le terapie antitumorali in un nuovo approccio sviluppato dai ricercatori della Stanford Medicine.

Ingannare le cellule tumorali

Il loro obiettivo è utilizzare questo metodo naturale di morte cellulare per indurre le cellule tumorali a eliminarsi da sole. Il loro metodo realizza questo obiettivo unendo artificialmente due proteine in modo tale che il nuovo composto attivi una serie di geni della morte cellulare, portando infine le cellule tumorali a rivoltarsi contro se stesse. I ricercatori descrivono il loro ultimo composto di questo tipo in un articolo pubblicato il 4 ottobre su Science.

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L’idea nata durante una passeggiata

L’idea è venuta a Gerald Crabtree, MD, professore di biologia dello sviluppo, durante una passeggiata nella foresta di Kings Mountain, a ovest di Palo Alto, in California, durante la pandemia. Mentre camminava, Crabtree, un biologo del cancro di lunga data, stava pensando alle principali pietre miliari della biologia.

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