Cancro al polmone, appello a Mattarella: “Salviamo 5mila vite all’anno con gli screening”

Subito dopo il recente congresso mondiale sul cancro del polmone di Toronto, di cui si è a lungo discusso durante il 4° Meeting Nazionale Alcase, l’appuntamento annuale dei pazienti e “caregiver” del settore, si è assistito ad un’accelerazione dell’interesse medico-scientifico sulla possibilità di contrastare la pandemia di morti per cancro del polmone attraverso lo screening delle popolazioni a rischio mediante tac toracica a bassa dose di radiazioni.

Qualche giorno fa è stata resa poi nota la posizione ufficiale della IASLC, l’ International Association for the Study of Lung Cancer, che sollecita gli organismi sanitari di tutti i paesi del mondo a introdurre programmi nazionali di screening.

Il consenso degli esperti è unanime, è tempo per i leader internazionali di governo, e di coloro che gestiscono i sistemi sanitari, di implementare i programmi di screening del tumore al polmone, così come avviene per la prevenzione del cancro al seno con le mammografie, del cancro al colon con la colonscopia, che stanno salvando un numero considerevole di vite umane“, hanno detto dalla IASLC.

Alcase, da parte sua, ha sempre sostenuto la necessità di implementare in Italia un programma nazionale di screening visto anche che altrove, come negli USA per esempio, questi programmi nazionali sono già attivi da qualche anno.

Per questo l’associazione Alcase ha lanciato la Campagna Nazionale sullo Screening e una petizione su Change.org, che ha già ampiamente superato le 10.000 firme.

Secondo la Alcase è giunto il momento di dare un forte accelerazione alla campagna, per questo ha lanciato la lettera aperta al Presidente della Repubblica, che il 2 novembre scorso è stata ricevuta in Quirinale e che qui di seguito riportiamo.

Chi volesse può scaricare qui la lettera al Presidente Mattarella, e diffonderla fra parenti, amici, conoscenti, per aiutare la campagna ad avere il massimo impatto possibile.

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