Cancro alla vulva: cos’è, fattori di rischio, sintomi e prevenzione
Il cancro alla vulva è uno dei tumori femminili più rari e non sorprende che i sintomi e i fattori di rischio sono sconosciuti dalla maggioranza delle donne.
Cos’è il cancro vulvare?
Il cancro vulvare colpisce la pelle dei genitali esterni di una donna. Ciò comprende le labbra che circondano la vagina – le due labbra interne (le piccole labbra) e due labbra esterne (le grandi labbra) – il clitoride e le ghiandole di Bartolini.
La forma precancerosa della condizione – la neoplasia intraepiteliale della vulva (VIN), in cui le cellule della vulva sono anormali – tende a essere diagnosticata nelle donne di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Questa forma precancerosa non significa necessariamente che porti al cancro alla vulva ma si può sviluppare in un tumore quindi va monitorata.
Da tenere in considerazione, infatti, che molte delle fasi precancerose del tumore della vulva possono essere trattate se vengono diagnosticate ppresto, quindi è importante essere consapevoli dei segni e dei sintomi della malattia.
I cambiamenti precancerosi – noti come VIN 1, 2 o 3 (classificati in base alla gravità) – possono essere trattati con un piccolo intervento chirurgico cutaneo o con trattamenti topici e monitorati.
Cosa aumenta il rischio di cancro vulvare?
Nelle donne più giovani, il cancro alla vulva è frequentemente associato al virus del papilloma umano (HPV), che viene trasmesso da una persona all’altra durante un rapporto sessuale. Il fumo e le condizioni infiammatorie della pelle che colpiscono la vulva, in particolare il lichen sclerosus (una condizione comune della pelle secca) possono anche aumentare le possibilità di sviluppare la malattia.
La causa esatta del cancro vulvare non è chiara ma il rischio di svilupparlo aumenta con l’età. Circa l’80% dei tumori vulvari, infatti, viene diagnosticato nelle donne di età superiore ai 60 anni.
I sintomi del cancro della vulva
Nonostante sia un tumore meno conosciuto, è importante riconoscere eventuali cambiamenti nella vulva.
- Cambiamenti nell’aspetto della pelle vulva (colore, consistenza, irritazioni…);
- Dolore o indolenzimento;
- Prurito che non se ne va (ma può esssre causato da altre condizioni come il mughetto);
- Ferita aperta;
- Neo sulla vulva;
- Nodulo o gonfiore nella vulva.
Da rimarcare che bisogna controllare eventuali noduli o gonfiori, per cui è sempre meglio fissare l’appuntamento con un medico.
Diagnosticato in anticipo, il cancro alla vulva è completamente curabile e una biopsia cutanea molto semplice (e rapida) di solito è tutto ciò che è necessario per la rilevazione della malattia. Inoltre, se la biopsia identifica una condizione non cancerosa, il medico sarà in grado di prescrivere ciò che serve per lenire il disagio.
Come prevenire il cancro alla vulva
Innanzitutto, come già ribadito, bisogna agire velocemente in caso di sospetto. Ecco perché è importante autoesaminarsi con uno specchio o una buona fonte di luce.
Poi, si raccomanda di non fumare, di sottoporsi al vaccino contro l’HPV e di avere rapporti sessuali sicuri e protetti.