Cancro al seno e broccoli: come ottenere ancora più protezione
I broccoli sono una ricca fonte di sulforafano e lo sono ancora di più i suoi germogli perché contengono livelli di sulforafano da 10 a 100 volte superiori rispetto all’ortaggio in sé.
Soltanto 30 grammi di germogli di broccoli contengono tanto sulforafano quanto 600 grammi di broccoli.
Ora, come spiegato su DrFarrahMd.com, i germogli di broccoli hanno dimostrato di essere molto efficaci nel ridurre i rischi di cancro al seno.
A tal proposito, uno studio dell’Università dell’Illinois, pubblicato sul British Journal of Nutrition, suggerisce che la combinazione dei broccoli con i suoi germogli può rendere l’effetto anticancro della verdura quasi due volte più potente.
Secondo Elizabeth Jeffery, professoressa di nutrizione all’università, sono necessarie solo 3-5 porzioni di broccoli alla settimana per ottenere i benefici per la prevenzione del cancro.
Ma è importante che i broccoli consumati contengano un enzima vivo chiamato mirosinasi, necessario per formare il sulforafano, la sostanza attiva per combattere il cancro.
Il problema è che molte persone cuociono troppo i broccoli a tal punto da distruggere la mirosinasi. Uno studio ha, infatti, dimostrato che l’enzima si annienta dopo due minuti in un forno a microonde o sette minuti di cottura a vapore.
La dottoressa, quindi, raccomanda di cuocere i broccoli al vapore per soli due – quattro minuti per proteggere sia l’enzima che gli altri nutrienti della verdura.
Un altro modo per assicurarsi la mirosinasi è mangiare i germogli di broccoli crudi (ad esempio, come condimento per le insalate). Attenzione, però, secondo alcuni ricercatori, consumare integratori di polvere di broccoli non sempre funzionano perché possono non contenere l’enzima.
Ci sono anche altri alimenti che contengono il sulforafano: senape, ravanelli, rucola, wasabi, che possono essere aggiunti ai broccoli per aumentarne gli effetti.
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