Calcoli renali: sintomi, cause, diagnosi e trattamento

La calcolosi renale è una delle problematiche più frequenti a carico delle vie urinarie. Nelle prossime righe, vediamo come si manifesta, quali sono le cause e in che modo si può intervenire per risolvere il problema.

Sintomi

I calcoli renali, caratterizzati dalla presenza di ossalato di calcio nella maggior parte dei casi, si formano lungo le vie urinarie. Tra i sintomi che li contraddistinguono è possibile citare il dolore che si irradia fino all’inguine, così come l’insorgenza di dolore acuto a livello del fianco e della schiena.

Da non dimenticare sono anche manifestazioni come il pallore, la tachicardia e la necessità di urinare con frequenza.

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Cause

I calcoli renali, la cui incidenza è particolarmente frequente nella popolazione di età compresa tra i 30 e i 50 anni, possono avere diverse cause. Tra queste è possibile citare la familiarità. Da non trascurare è anche il ruolo della dieta poco equilibrata e della scarsa assunzione di liquidi.

Come si diagnosticano

A questo punto, è naturale chiedersi come si diagnosticano i calcoli renali. Tra le principali strade da seguire è possibile citare l’ecografia, ma anche la TAC, che fornisce dei punti di riferimento molto utili per capire, in caso di chirurgia, quale strada è meglio seguire.

Trattamento

Sono diverse le metodiche che si possono utilizzare per trattare la calcolosi renali. Tra queste, è possibile citare la litrotrissia extracorporea, che prevede la frammentazione dei calcoli attraverso onde d’urto, ma anche la litotrissia intracorporea, ideale per prevenire eventuali recidive.

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