Calcoli alla cistifellea: cause, trattamento e dieta preventiva
Il tuo è un dolore localizzato al quadrante destro dell’addome, presenti nausea e vomito, una serie di sintomi che fanno pensare alla presenza dei calcoli alla cistifellea: un organo a forma di pera presente nel tuo organismo che riveste di alcune funzioni.
Ci sono dei rimedi a questo disturbo e una dieta preventiva da seguire, scoprila proseguendo nella lettura.
Calcoli alla cistifellea: dalle cause alla dieta da seguire
Dei veri e propri ‘sassi’ possono formarsi all’interno della cistifellea, l’organo a forma di pera che fa parte dell’apparato digerente quale funzione è quella di ‘raccogliere’ la bile che produce il fegato per poi riversarla nell’intestino: in questo modo verrà facilitata la digestione e l’assorbimento dei grassi e le vitamine.
I calcoli alla cistifellea sono dovuti ad una deposizione del sale che costituisce la bile e le dimensione di questi possono essere diversi, da millimetri a centimetri, ed anche il loro numero può variare.
La formazione di questi ‘sassi’ potrà condurre ad una ostruzione al passaggio della bile e andare a scatenare – oltre che un’infiammazione – una sintomatologia che può evolvere fino alla colica biliare che si verifica dopo un pasto pieno: il dolore si percepisce sotto l’arcata costale destra, possono essere inoltre presenti delle fitte e altri sintomi quali:
- Nausea e vomito.
- Febbre o brividi.
- Dolore alla schiena.
- Diarrea con feci chiare.
- Pelle e occhi giallastri.
- Cambiamenti colorazione di urina.
- Sonnolenza.
Considerando che nella colecisti i calcoli non sono solamente costituiti da sali biliari ma anche da colesterolo, le cause possono essere diverse così come anche i loro pigmenti.
Evidenze hanno dimostrato come le donne abbiano una maggiore probabilità di incorrere ai calcoli biliari rispetto agli uomini. Ci sono dei fattori che aumentano i livelli di colesterolo nel sangue tra cui le gravidanze, le terapie ormonali e contraccettive.
Può essere anche ereditaria, dipendere dal peso, dall’età, dalla presenza di diabete e un’alimentazione ricca di grassi e con insufficiente apporto di fibre.
Il trattamento d’elezione della calcolosi della cistifellea è chirurgico e avviene spesso per via laparoscopica (la ‘tecnica dei tre buchini’), si tratta – quindi – di chirurgia mini-invasiva.
Nonostante questo, ogni caso merita di essere valutato da uno specialista: vi sono i calcoli silenti, che non danno nessun tipo di fastidio e che vengono scoperti casualmente durante un controllo ecografico o una TC.
Esperti hanno evidenziato come ci sia un’associazione tra un consumo totale di grassi e la formazione di calcoli.
Quella che tratteremo è una dieta preventiva, cioè per fare in modo che i calcoli alla cistifellea non si presentino.
Qualcuno potrebbe pensare all’eliminazione dei grassi invece no, questi sono importanti perché aiutano la colecisti a svuotarsi. Piuttosto è bene regolarsi nella quantità: il 20-35% delle calorie totali che devono essere assunte durante il giorno.
Sono la frutta e i vegetali ad avere un ruolo protettivo per la salute della cistifellea, così come ancora una dieta ricca di calcio.
Per continuare a proteggere l’organo a forma di pera è possibile assumere anche la Vitamina C (agrumi, ananas, kiwi, ciliegie, lattuga, radicchi, broccoli, spinaci, cavolfiori, peperoni, patate, etc.).
La raccomandazione generale è quella di evitare il consumo di alcol e preferire piccoli pasti, frazionati nel tempo.