Bruciore al seno: cause e quando bisogna preoccuparsi
La salute femminile implica una forte attenzione al seno. Cosa fare quando brucia? Come comportarsi? Quando è il caso di preoccuparsi? Nelle prossime righe, cercheremo di rispondere assieme a queste importantissime domande.
Cause del bruciore al seno
Il bruciore al seno può avere diverse cause e non tutte problematiche. In questo novero, per esempio, è possibile citare la sindrome premestruale. In questo frangente – così come durante l’ovulazione – gli ormoni provocano un aumento di dimensioni delle ghiandole mammarie e, di conseguenza, una sensazioone di dolore a livello del seno.
Detto anche mastodinia, il dolore persistente al seno compare spesso dopo la menopausa. In questi frangenti, la causa è di natura ormonale ed è di difficile identificazione. In ogni caso, va ricordato che, quando il dolore al seno compare in circostanze diverse rispetto alla sindrome premestruale, è molto frequente che la donna si rechi dal medico, con la paura di avere a che fare con un tumore.
Sottoporsi a una visita medica in questi frangenti è utile. Fondamentale, però, è anche evitare di allarmarsi. I tumori al seno in fase iniziare raramente provocano dolore. Giusto per dare qualche numero in merito, si stima che siano meno dello 0,5% le pazienti che, a fronte del contatto con il medico per un dolore al seno, scoprono di avere un tumore (la neoplasia più diffusa tra la popolazione femminile).
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Quando allarmarsi
Quando è invece il caso di preoccuparsi e, a fronte dell’insorgenza di qualcosa di strano a livello del seno, contattare un medico? Tra i casi in questione è possibile ricordare senza dubbio l’insorgenza di noduli duri, così come quella della pelle a buccia d’arancia. Anche i cambiamenti persistenti relativi al capezzolo – p.e. la sua retrazione – dovrebbero essere riportati al medico. Lo stesso vale per i casi in cui si ha a che fare con perdite ematiche o con altre secrezioni dai capezzoli. Nella maggior parte dei casi, si riscontra la presenza di lesioni benigne.
Anche se i programmi di screening sono focalizzati su donne dai 50 ai 75 anni, è opportuo cominciare ben prima a controllarsi, effettuando, a partire dai 25/30 anni, una visita senologica ogni anno con annessa ecografia
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