Perché la birra al sole sa di puzzola? La scienza spiega

Perché la birra puzza al sole? Scopri la reazione chimica dietro questo fenomeno e i consigli per proteggersi dal caldo estivo.

Da SaluteLab - 27/07/2024

Ah, l’estate, la stagione dei barbecue! Mentre i tuoi amici preparano le insalate per il pranzo, tu sei il maestro della griglia. Concentrato sulla cottura perfetta, ti rinfreschi con una birra ghiacciata. O meglio, era ghiacciata quando l’hai presa, un bel po’ di tempo fa. Il sole, nel frattempo, si è divertito a riscaldare la tua bevanda. Oltre a non essere più rinfrescante, ora puzza.

Perché la Birra Può Avere un Cattivo Odore al Sole?

Questo odore è il risultato di una reazione chimica, spiega la rivista Futura Sciences. La birra è composta da acqua, malto, lievito e luppolo. È quest’ultimo che conferisce l’amaro, presente in grandi quantità nelle IPA. Ed è proprio il luppolo il responsabile del cattivo odore della birra quando si scalda al sole. Il luppolo contiene acidi chiamati isohumuloni che, sotto l’effetto dei raggi ultravioletti, si degradano e si trasformano in molecole di 3-metilbut-2-ene-1-tiolo. I tioli sono noti per emanare forti odori. Ecco perché la tua birra emana un profumo poco invitante dopo una prolungata esposizione al sole.

Non Tossico, ma Poco Invitante

Non preoccuparti, questi composti non sono pericolosi per la salute, ma con un odore simile, nessuna papilla gustativa vorrà entrare in contatto con il liquido. Ciò che dovrebbe preoccuparti è che forse anche tu sei rimasto troppo tempo al sole. Bere alcol è sconsigliato per evitare l’insolazione. Infatti, l’alcol altera la capacità del corpo di regolare la temperatura, come ricorda Slate. Inoltre, l’alcol non disseta, anzi, favorisce la disidratazione.

Caldo: Adotta i Giusti Comportamenti

In sintesi, in caso di caldo intenso, riduci il consumo di alcol a favore dell’acqua. In ogni caso, cerca l’ombra. Preferisci le ombre naturali, come quelle sotto un albero o un edificio, piuttosto che l’ombrellone, che blocca solo circa il 40-50% dei raggi UV, secondo l’OMS. In caso di ondata di caldo, dimentica il pranzo in terrazza e resta al fresco in casa. Fonte: çaminteresse.