Bimba di 18 mesi allergica all’acqua. Non può neanche piangere
Una bambina del Minnesota (USA) soffre di una rara allergia: l'acqua.
Una bambina del Minnesota (USA) soffre di una rara allergia: l’acqua.
Ogni volta che Ivy Lynn Angerman, di 18 mesi, viene esposta all’acqua, sulla pelle compaiono delle eruzioni cutanee. Per questo motivo, la piccola non può godere dei semplici piaceri della vita, come farsi un bagno o nuotare in piscina.
Anche la sudorazione causa alla bambina lo stesso problema.
La piccola soffre di orticaria acquatica, una rara condizione in cui l’orticaria si sviluppa rapidamente dopo che la pelle entra in contatto con l’acqua, indipendentemente dalla sua temperatura. Si tratta di una forma di orticaria fisica.
Il medico di famiglia ha detto che la bambina è forse la persona più giovane a cui è stata diagnosticata questa condizione, che di solito si sviluppa durante gli anni dell’adolescenza.
Secondo il Centro di Informazione sulle malattie genetiche e le malattie rare del National Institutes of Health, pare che la malattia abbia colpito soltanto altre 50 persone nel mondo, rendendola una condizione estremamente rara.
Il primo caso è stato documentato negli anni 60 in una ragazza di 15 anni, secondo quanto riportato dal New York Magazine. Tuttavia, questa condizione continua a confondere gli esperti e da allora è stato fatto poco per trovare una cura efficace.
Brittany, la madre di Ivy, ha raccontato al Mirror che la piccola, ogni qual volta prova a farsi un bagno, comincia a piangere per il dolore.
Per lavare la bambina Brittany deve fare ricorso ogni giorno a disinfettanti e salviette, mentre Ivy urla ogni qual volta viene immersa nell’acqua.
I medici, poi, hanno raccomandato a Brittany e al marito di usare solo acqua purificata per il bagno e per bene e di trasferirsi in una casa con l’aria condizionata centralizzata.
L’acqua purificata è consigliata perché alcuni esperti ritengono che le eruzioni cutanee non siano causate direttamente dall’acqua ma da un allergene presente in essa.
I medici, però, hanno avvertito i genitori sul fatto che le condizioni di Ivy che potrebbero peggiorare nel tempo.
La famiglia ha cominciato a raccogliere fondi attraverso un profilo GoFundMe con l’obiettivo di raggiungere 25mila dollari (poco più di 20mila euro) per “contribuire a coprire le spese mediche e finanziare la ricerca“.