Bere acqua migliora l’aspetto e la salute della pelle
La dottoressa Elisabetta Bernardi dell’Osservatorio Sanpellegrino spiega perché una corretta idratazione è fondamentale per migliorare l’aspetto e la salute della pelle.
Mare, sole e vacanze, l’estate è arrivata e come ogni anno la nostra pelle è messa a dura prova tra sudate, sport all’aria aperta ed esposizione ai raggi solari. Ma nonostante lo stress a cui è sottoposta, nella stagione estiva è sempre “in primo piano” complice l’abbigliamento più leggero. Cosa fare allora per proteggerla e mantenerla sempre sana e al massimo della sua bellezza?
Iniziamo col dire che la pelle è l’organo al tempo stesso più esteso, più sottile e più pesante del nostro corpo; svolge la funzione di “barriera esterna” che ci assicura protezione dall’esposizione ai raggi solari, da sostanze irritanti, da infezioni e dalle temperature. A maggior ragione in estate, quindi, bisogna ricordare, che ci sono alcuni accorgimenti che ci aiutano a depurarla, rinforzarla e, di conseguenza, renderla più bella.
Diversi studi suggeriscono che un valido aiuto per migliorare l’aspetto della pelle arriva da una corretta idratazione e quindi dal bere quotidianamente la giusta quantità di acqua. In particolare un recente studio condotto nelle Università di Lisbona e Madrid dimostra che bere acqua migliora lo stato dell’idratazione superficiale e profonda della pelle. “Questi risultati sembrano confermare – spiega la dottoressa Elisabetta Bernardi Biologa specialista in Scienza dell’Alimentazione e membro dell’Osservatorio Sanpellegrino – che un maggiore apporto di acqua giornaliero nella propria dieta, ha un impatto positivo sulla normale fisiologia della pelle, espresso dalla sua idratazione e dal comportamento biomeccanico, soprattutto negli individui con minori consumi giornalieri di acqua. Per comportamento biomeccanico si intende l’elasticità della pelle, la sua plasticità, ossia la capacità di ritornare allo stato originale se estesa”.
Uno studio precedente aveva inoltre dimostrato in soggetti con pelle secca, che l’aumento dell’assunzione di acqua nella dieta influisce sulla pelle allo stesso modo in cui agiscono gli idratanti topici (creme).
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Corretta idratazione contro le impurità
Ma bere la giusta quantità di acqua ogni giorno aiuta non solo ad idratare ma anche a depurare la pelle: “bere circa due litri di acqua al giorno favorisce il corretto funzionamento del tessuto epidermico, – continua la dottoressa Bernardi – aiutando a veicolare nelle cellule molte delle sostanze nutritive e ad eliminare invece quelle di scarto”.
L’acqua quindi con la sua azione detossinante aiuta a ripristinare il benessere del nostro organismo, ad eliminare le impurità della nostra pelle, oltre che a ritardare l’invecchiamento del derma. Si tratta di un meccanismo strettamente collegato al mantenimento del cosiddetto bilancio idrico, ovvero l’equilibrio tra la quantità di acqua che assumiamo e quella che disperdiamo ogni giorno attraverso la sudorazione e le normali funzioni del nostro organismo, che va sempre mantenuto bevendo la giusta quantità di acqua tenendo conto del proprio grado di attività fisica e delle condizioni atmosferiche.
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Sana alimentazione per dare nutrimento
Un altro aiuto per migliorare l’aspetto della pelle arriva da una sana alimentazione: “frutta e ortaggi, – continua la dottoressa Bernardi – oltre ad essere ricchi di acqua, aiutano l’organismo ad assimilare i nutrienti di cui ha bisogno, come la vitamina C la quale è fondamentale per la sintesi del collagene che nella pelle ha un ruolo strutturale”.
Uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition suggerisce che un’assunzione maggiore di vitamina C e di acido linoleico – un acido grasso essenziale della serie omega-6, che si trova per esempio nei semi di zucca o di lino e nella frutta in guscio come noci o mandorle – è associata a una minore prevalenza delle rughe, un aspetto più idratato e minore secchezza della pelle. Al contrario un’assunzione elevata di grassi e zuccheri contribuirebbe maggiormente all’invecchiamento della pelle.
Per chi si è esposto troppo ai raggi solari può essere utile sapere, invece, che “i grassi essenziali omega-3, abbondanti nel pesce grasso, la vitamina E e la vitamina A attraverso meccanismi diversi riescono a ridurre l’eritema dovuto a un’esposizione solare eccessiva, – conclude la nutrizionista – limitando i danni provocati dai raggi UV e riducendo l’infiammazione negli strati superficiali della pelle”.