Avocado: quali sono gli effetti collaterali?
Scopri ora gli effetti collaterali dell'avocado e i consigli per assumerlo in sicurezza.
L’avocado è un frutto di cui si parla tantissimo. Nulla di strano dato che è ricco di nutrienti benefici. Tra questi, è possibile includere i grassi omega 3, noti per la loro efficacia antinfiammatoria e antiossidante. Quando lo si chiama in causa, è però necessario ricordare l’esistenza di alcuni possibili effetti collaterali. Quali sono? Scopriamo la risposta a questa domanda nelle prossime righe di questo articolo.
Come sempre, ti invitiamo a consultare un nutrizionista prima di apportare qualsiasi modifica alla tua routine alimentare.
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Avocado: le controindicazioni
Frutto della pianta Persea gratissima, originaria del Messico, l’avocado dovrebbe essere evitato nei casi in cui si punta ad attenuare il gonfiore addominale. Come mai? Perché si tratta di un frutto caratterizzato dalla presenza di alcuni tra i cosiddetti FODMAP.
Quando si utilizza questo termine tecnico, si inquadrano dei carboidrati a catena corta che fermentano nell’intestino, provocando gonfiore e crampi. Tra i loro effetti collaterali è possibile includere anche l’acuirsi di condizioni come la costipazione, per non parlare del peggioramento di quadri caratterizzati dalla frequente insorgenza di scariche diarroiche.
Tra gli effetti collaterali dell’avocado è possibile includere anche l’insorgenza di reazioni allergiche crociate. A tal proposito, si consiglia di non assumere il suddetto frutto a coloro i quali sono certi di essere allergici al lattice, alle banane, al melone, al pomodoro, ai kiwi, alle patate e alle castagne.
Nei soggetti allergici, l’avocado può provocare prurito a carico della bocca e in gola. Da non dimenticare è altresì la frequente insorgenza di problematiche come la lingua gonfia e il respiro sibilante. Altri sintomi degni di nota sono il respiro sibilante, i crampi addominali e la diarrea.
Un altro effetto collaterale dell’avocado è la tossicità. Se si assume il frutto in grandi quantità – lo stesso vale per le foglie della pianta – è possibile avere a che fare con la suddetta problematica.
Come consumare l’avocado in sicurezza
A questo punto, è naturale chiedersi quali siano i consigli da seguire per consumare l’avocado senza mettere in secondo piano la sicurezza. Premettendo il fatto che la dieta deve essere personalizzata sulla base di esigenze specifiche – p.e. le abitudini sportive – ricordiamo che, in ogni caso, l’avocado è ricco di calorie.
Alla luce di ciò, soprattutto se si ha la necessità di mantenere il peso forma, è bene non esagerare con le quantità. Idealmente, bisognerebbe mantenersi entro i 70 grammi al giorno.
Se possibile, è il caso di variare le fonti di lipidi che si includono nella dieta. Ciò vuol dire, per esempio, assumere un giorno l’avocado e quello successivo l’olio d’oliva, sempre nell’ottica di un generale equilibrio.
Concludiamo rammentando che l’avocado può creare problemi anche se si è allergici al polline. Alla luce di ciò è bene, pure se si ha alle spalle una storia familiare all’insegna delle allergie, chiedere consiglio al proprio medico curante se si ha intenzione di aggiungerlo alla dieta.
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