Attenzione ai semi di albicocca: possono causare avvelenamento da cianuro
I semi di albicocca dovrebbero essere consumati con moderazione a causa del "rischio di avvelenamento da cianuro".
I semi di albicocca dovrebbero essere consumati con moderazione a causa del “rischio di avvelenamento da cianuro”, come affermato ieri – domenica 29 luglio – dall’agenzia francese per la sicurezza sanitaria (ANSES).
L’ente ha menzionato 154 casi di avvelenamento tra gennaio 2012 e ottobre 2017. Due di essi particolarmente gravi: una donna di 54 anni che, “dopo aver mangiato 50 semi al giorno“, è stata ricoverata in stato ipotensivo e un uomo di 87 anni che, dopo aver mangiato 40 semi, ha avuto un “malessere cardiaco“. Negli altri casi sono stati segnalati molti sintomi: vertigini, nausea, mal di testa, disturbi digestivi, palpitazioni, difficoltà respiratorie.
In una nota, ANSES ha ricordato che non ci sono prove scientifiche che confermano la presunte proprietà anti-cancro dei semi di albicocca. Tuttavia, su internet diversi siti incoraggiano il loro consumo: da 10 a 60 semi per i malati di cancro.
Il problema deriva dal fatto che l’elevato consumo può causare gravi intossicazioni in quanto uno dei componenti dei semi, l’amigdalina, può essere trasformata in cianuro al momento della digestione.