AstraZeneca, “scoperta la causa dei coaguli di sangue dopo il vaccino”
Gli scienziati potrebbero avere scoperto il legame tra i rari coaguli di sangue e il vaccino anti Covid-19 sviluppato da AstraZeneca.
Un team di ricercatori britannici e statunitensi ha, infatti, scoperto che c’è una proteina nel sangue che è attratta da una parte fondamentale del vaccino. Probabilmente proprio questa dà il via a una reazione a catena, che coinvolge il sistema immunitario e che può culminare nei coaguli di sangue.
Alan Parker, uno dei ricercatori dell’Università di Cardiff, ha dichiarato alla BBC: “Quello che abbiamo è la causa scatenante (the trigger), ma ci sono molti passaggi che devono accadere dopo”.
Gli scienziati dell’Arizona State University e dell’Università di Cardiff hanno lavorato fianco a fianco con AstraZeneca (peraltro finanziati anche dal governo di Londra) per cercare di scoprire le cause della trombosi con trombocitopenia immunitaria indotta dal vaccino, trombosi che nei mesi scorsi è stata larga parte delle paure scatenate da un vaccino che invece si ritiene abbia salvato circa un milione di vite dal Covid-19. I casi furono rarissimi: secondo l’EMA (Agenzia Europea del Farmaco), a maggio si erano verificati 316 casi di trombosi su 36 milioni di vaccinati con AstraZeneca; e un caso di trombosi su 2,1 milioni di vaccinati con Johnson & Johnson.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances. “Sebbene la ricerca non sia definitiva, offre spunti interessanti e AstraZeneca sta esplorando modi per sfruttare questi risultati, nell’ambito dei nostri sforzi per rimuovere questo effetto collaterale estremamente raro”, ha spiegato un portavoce della casa farmaceutica anglo-svedese.
L’Università di Oxford, invece, ha rifiutato di commentare la ricerca.
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