Assumere vitamina C in inverno rafforza il tuo sistema immunitario?

Ogni anno si ripete lo stesso rituale: quando le temperature scendono, alcune persone fanno una ‘cura’ di vitamina C per qualche settimana nella speranza di rinvigorire il proprio corpo, recuperare un po’ di energia e proteggersi dalle malattie.

Vitamina C o acido ascorbico

Questa vitamina, chiamata anche acido ascorbico, non viene infatti sintetizzata dal nostro organismo ed è quindi necessario aumentarne l’apporto con altri mezzi. Perché, se non si rispetta la dose giornaliera raccomandata di 110 mg, siamo esposti a carenze che possono essere seguite da gravi complicazioni: dolori articolari, difficoltà di guarigione, maggiore sensibilità a virus e batteri… persino lo scorbuto, una malattia mortale che , contro ogni previsione, sembra essere tornata alla ribalta in alcuni Paesi sviluppati.

Assumere vitamine non basta per essere in forma

Ma allora, sia attraverso un ciclo di compresse che attraverso la dieta, le cure a base di vitamina C sono davvero efficaci? Secondo il nutrizionista Laurent Chevallier, intervistato da Le Figaro, la risposta non è così semplice: sì, è utile aumentare l’apporto di vitamina C… ma solo se accompagnato da uno stile di vita sano, con un maggiore consumo di frutta e verdura.

Infatti, se frutta e verdura contengono effettivamente acido ascorbico, le compresse contengono ascorbato di sodio. Ciò non cambia il modo in cui la molecola agisce, ma “è più efficace attraverso frutta e verdura, perché entra in sinergia con altre vitamine”, ha spiegato l’esperto.

“Una porzione di frutta fornisce in media 40 mg di vitamina C”, ha indicato il professionista. Consiglia in particolare di consumare guava, ribes nero o litchi, che hanno una concentrazione di vitamina C ancora più interessante rispetto all’arancia.

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