Angina pectoris: cos’è, tipi, sintomi, cause e trattamento
Un dolore al torace il termine che meglio descrive l’angina pectoris. Sono esistenti diverse forme. Si tratta di un dolore acuto accompagnato da altri sintomi. La causa principale, seppur data da una condizione temporanea, non può essere sminuita. Piuttosto, questo tipo di manifestazione può essere trattata. Vediamo come.
Il dolore al torace acuto
Dal latino ‘dolore al torace’, l’angina pectoris è una sofferenza cardiaca dovuta ad un’ischemia miocardica che può essere osservata tramite l’evoluzione di alcuni sintomi determinanti quali:
Dolore acuto al torace di tipo ‘costrittivo’ che può irradiarsi al braccio sinistro, alle dita, alle mani e a volte alla mandibola, alla gola e allo stomaco.
- Pesantezza, formicolio o indolenzimento al torace.
- Dispnea (il respiro è difficoltoso).
- Sudorazione.
- Nausea e vomito.
Tipi di angina pectoris e causa principale
Si possono distinguere due tipi di angina:
-
angina stabile (o da sforzo).
-
angina instabile (o Sindrome Pre-infartuale).
Il primo caso, come il nome stesso ci racconta, è causato da sforzo, freddo o stress.
Difatti, questo tipo di dolore toracico si manifesta quando il corpo entra in contatto con eventi che richiedono degli sforzi: in questo caso il cuore ha bisogno di ricevere più sangue.
Si può instaurare una sintomatologia stabile che permane nel tempo e che non tende a peggiorare, è la forma più riscontrabile.
La forma di angina instabile racconta invece di una situazione differente, l’instabilità del quadro clinico di recente comparsa che può aggravarsi.
Anche durante dei modesti sforzi fisici o a riposo, l’angina può prendere il sopravvento presentandosi.
A scaturire questa malattia è la riduzione temporanea dell’afflusso di sangue al cuore determinandone la causa principale, in poche parole s’instaura un restringimento delle arterie per la presenza di placche aterosclerotiche.
Diagnosi e trattamento
Prima di ricorrere a ipotesi non veritiere, bisogna comprendere la causa del dolore toracico.
La diagnosi si può porre a partire dal sintomo e determinando i fattori di rischio (fumo, ipertensione, colesterolo e trigliceridi, diabete, inattività fisica, obesità, ereditarietà) e tramite degli esami strumentali quali:
- l’elettrocardiogramma a riposo.
- La radiografia del torace.
- L’ECG da sforzo.
- L’ecocardiogramma.
- La TAC coronarica.
Il trattamento tra i due tipi di angina è differente:
per l’angina stabile vengono utilizzati diversi tipi di farmaci che mirano a ridurre gli episodi di dolore toracico, a rallentare l’aggregazione piastrinica e la progressione della malattia arteriosclerotica.
Nel caso dell’angina instabile la terapia è simile a quella descritta ma mira in maniera determinante a non permettere la formazione del trombo, può essere necessario in alcuni casi ricorrere all’angioplastica.