Anemia perniciosa: sintomi, cause e trattamento
L'anemia perniciosa è disfunzione che si verifica quando il corpo non riesce a produrre a sufficienza i globuli rossi a causa della carenza di vitamina B12. Questo disturbo, anche se molto raro, può colpire qualsiasi soggetto (gli anziani sono maggiormente a rischio).
L’anemia perniciosa è disfunzione che si verifica quando il corpo non riesce a produrre a sufficienza i globuli rossi a causa della carenza di vitamina B12. Questo disturbo, anche se molto raro, può colpire qualsiasi soggetto (gli anziani sono maggiormente a rischio).
In passato l’anemia perniciosa era considerata una malattia mortale poiché non esisteva cura. Fortunatamente, oggi, non è più così.
Una persona affetta da anemia perniciosa necessita di monitoraggio costante e trattamenti medici per tutta la vita. Infatti, la malattia, se non trattata, può causare gravi problemi di salute. Tuttavia, la maggior parte delle complicazioni da anemia perniciosa sono reversibili. [amazon_link asins=’B01AG3V4Q4,B01C131TCQ,B00F8BN896,B01N6EMPXO,B017XY4AXI’ template=’ProductCarousel’ store=’gianbolab-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7139b491-794d-11e8-ad53-db2bdcd9a803′]
Quali sono i sintomi dell’anemia perniciosa?
I sintomi dell’anemia perniciosa possono variare da persona a persona, tra i più comuni abbiamo:
- stanchezza, che si presenta anche se si dorme a sufficienza;
- mancanza di respiro;
- mani e piedi freddi;
- sensazione di vertigini;
- dolore al petto;
- pelle pallida;
- perdita di peso;
- depressione;
- difficoltà di concentrazione;
- sensazioni di bruciore alle gambe e ai piedi che peggiorano di notte.
Spesso le persone affette da questa patologia non presentano sintomi. In questi casi, di l’anemia perniciosa viene diagnosticata casualmente in occasione di analisi del sangue eseguite per altri motivi.
Carenza di vitamine B12: quando si sviluppa l’anemia?
L’anemia perniciosa si sviluppa quando il corpo non ha abbastanza vitamina B12. A impedire l’assimilazione della B12 è la mancanza di una proteina dello stomaco chiamata fattore intrinseco. L’anemia perniciosa è una malattia autoimmune. Tuttavia, è spesso confusa con altre carenze della vitamina B-12.
Quali sono i fattori di rischio per l’anemia perniciosa?
Diversi fattori aumentano il rischio di sviluppare questo disturbo, questi includono:
- storia familiare di anemia perniciosa;
- diabete di tipo 1 o morbo di Crohn: tali condizioni possono favorire una carenza di vitamina B-12 nell’organismo;
- aver rimosso parte dell’intestino o dello stomaco;
- dieta vegetariana rigorosa senza integratori B12;
- età, le persone con più di 60 anni hanno maggiori probabilità di avere un’anemia perniciosa.
Come trattare l’anemia perniciosa?
Dopo gli esami del sangue e la visita medica, il medico farà una diagnosi. il trattamento solitamente prevede l’assunzione di vitamine B12 anche per via endovenosa (nel caso di malassorbimento). Il medico stabilirà la frequenza dei trattamenti a seconda della gravità del quadro clinico.
Si può prevenire l’anemia perniciosa?
L’anemia perniciosa è dovuta a un processo autoimmune, quindi, sfortunatamente è impossibile prevenirla.
Nel caso, però, di altre carenze di vitamina B12, condurre uno stile di vita sano che preveda il consumo di cibi ricchi di vitamina B12 è altamente consigliato (la B12 è presente in alimenti quali: carne, uova, pesce, latte e latticini).
Le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana possono avvalersi di integratori contenenti vitamina B12.