Alfie, i medici pronti a staccare la spina. I genitori volevano portarlo in Italia
Circa 200 manifestanti si sono scontrati con la polizia al di fuori dell'ospedale Alder Hey, a Liverpool (Regno Unito), dove attualmente è in cura il bambino malato terminale Alfie Evans.
Circa 200 manifestanti si sono scontrati con la polizia al di fuori dell’ospedale Alder Hey, a Liverpool (Regno Unito), dove attualmente è in cura il bambino malato terminale Alfie Evans.
La decisione dell’ospedale di disattivare il suo supporto vitale, contro la volontà dei genitori, ha portato migliaia di persone a protestare sia sul posto che sui social media.
Un gruppo di manifestanti arrabbiati ha cercato di prendere d’assalto l’ingresso principale dell’ospedale ma una fila di agenti di polizia si è affrettata a bloccare le porte.
Bloccato l’accesso, la folla si è riunita a circa 100 metri dall’ospedale, in strada, allo slogan di “Salvare Alfie Evans”.
Il padre del piccolo, Thomas, aveva chiesto ai manifestanti di venire in ospedale e pregare in pace. L’uomo ha detto: “Siamo ancora qui, stiamo ancora combattendo, stiamo cercando di trovare un modo legale per fermare la disattivazione ma è difficile“.
Questa notizia è giunta nel giorno in cui la Corte europea dei diritti dell’uomo si è rifiutata di intervenire nel caso di Alfie Evans per una seconda volta e ciò significa che l’ordine precedente di ‘staccare la spina’ resta valido.
I genitori di Alfie, Tom Evans e Kate James, avevano chiesto l’intervento della Corte europea dopo che la coppia non è riuscita a persuadere i giudici della Corte Suprema a riconsiderare la decisione.
Tale decisione si traduce nell’impossibilità della coppia di spostare il bambino in un altro ospedale, come da loro desiderio.
Alfie, in stato semi-vegetativo, si trova attualmente all’ospedale Alder Hey di Liverpool e la procedura del distacco sarebbe cominciata.
L’Ospedale Bambin Gesù di Roma – amministrato dalla Santa Sede – si era proposto per ospitare il bambino.
“Ho parlato con i genitori, ho portato loro la vicinanza di Papa Francesco, ma anche dei tanti genitori che si trovano nella loro situazione“.
Così all’ANSA il Presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc che ha appena lasciato l’ospedale di Liverpool, dove è ricoverato il piccolo Alfie Evans. “I genitori non si rassegnano, stanno facendo di tutto per rallentare l’inizio della procedura ma non si può più far nulla“, ha aggiunto Enoc.
Alfie ha una malattia neurologica degenerativa che i medici non sono stati in grado di diagnosticare in modo definitivo. L’ospedale britannico ritiene che staccare la spia sia la migliore azione possibile da compiere perché la condizione del cervello non diagnosticata non è curabile.