Adenomiosi, malattia poco conosciuta che colpisce fino a 1 donna su 5

L'adenomiosi è una malattia che colpisce l'utero e provoca dolore e sanguinamento significativo. La ricerca è in fase di stallo per trovare un trattamento efficace.

L’adenomiosi è una malattia femminile che, nonostante colpisca una parte significativa della popolazione (fino a 1 donna su 5), non ha ancora ricevuto grande attenzione dai media o dal mondo medico. Jen Southcombe, ricercatrice in salute riproduttiva all’Università di Oxford, ha evidenziato questa problematica in un articolo pubblicato su The Conversation.

Sintomi e Conseguenze

L’adenomiosi si manifesta con sanguinamenti mestruali irregolari, a volte abbondanti, accompagnati da forti dolori pelvici. Questi sintomi variano da paziente a paziente e, in alcuni casi, la malattia può passare inosservata. Circa un terzo delle donne affette non presenta sintomi significativi. Tuttavia, le conseguenze a lungo termine dell’adenomiosi non vanno sottovalutate. La malattia può influire sulla fertilità, aumentare il rischio di aborto spontaneo, provocare parti prematuri e causare emorragie durante il parto.

Differenze con l’Endometriosi

L’adenomiosi viene spesso confusa con l’endometriosi, ma è importante distinguerle. L’utero è composto da due strati: l’endometrio (strato interno che accoglie gli embrioni) e il miometrio (strato muscolare responsabile delle contrazioni). Nell’adenomiosi, le cellule dell’endometrio migrano nel miometrio, mentre nell’endometriosi queste cellule si sviluppano al di fuori dell’utero, nella cavità pelvica. Le due condizioni possono coesistere, il che rende la diagnosi di adenomiosi più difficile, spesso oscurata dall’endometriosi, che ha ricevuto maggiore attenzione negli ultimi anni.

Cause e Trattamenti

La scarsa conoscenza dell’adenomiosi si traduce in una mancanza di ricerca sulle sue cause. Si ritiene che la regione tra endometrio e miometrio possa essere danneggiata dai processi naturali del ciclo mestruale, dalle gravidanze, dal parto o da procedure mediche. Attualmente, i trattamenti si concentrano sul sollievo dal dolore e dai sanguinamenti abbondanti, attraverso l’uso di contraccettivi a base di progesterone o, in casi estremi, l’isterectomia (rimozione dell’utero).

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