Mangia funghi in un ristorante di lusso e muore avvelenata
Le stelle della guida Michelin sono una garanzia di qualità. Tuttavia, una donna è morta pochi giorni dopo aver mangiato dei funghi – spugnole – in un ristorante gourmet a Valencia, in Spagna.
L’indagine è ancora in corso per confermare l’esatta causa del decesso: “Dobbiamo attendere i risultati dell’autopsia prima di determinare se l’ingestione di questi alimenti abbia causato direttamente la morte o se si sia stata innescata una condizione di base che ha portato a questo esito fatale“, hanno affermato le autorità sanitarie regionali. “Con l’eccezione del deceduto, altri pazienti malati (inclusi il marito e il figlio della vittima) hanno avuto sintomi lievi, principalmente vomito“, ha detto un investigatore.
Pochi giorni prima della sua morte, la donna di 46 anni si è recata in un ristorante stellato per festeggiare il compleanno del marito. Ha ordinato i funghi, li ha mangiati e dopo ha avuto diarrea e vomito. La morte è avvenuta il 17 febbraio scorso. Altri 29 clienti sono rimasti intossicati.
Fungo di lusso, la spugnola è tossica quando è cruda o non è ben cotta. Il ristorante spagnolo ha deciso di chiudere i battenti mentre le indagini sono in corso
Cosa fare in caso di avvelenamento
Nausea, vomito, sudorazione, vertigini o disturbi visivi: se questi sintomi compaiono entro dodici ore dopo il consumo dei funghi, si tratta di un avvelenamento. Perciò, va chiamato al più presto il 118 o un centro antiveleni perché le conseguenze possono essere letali.
Ecco altre raccomandazioni da seguire:
- Raccogliere solo i funghi che si conoscono perfettamente: alcuni funghi velenosi altamente tossici assomigliano molto alle specie commestibili;
- In caso di dubbi sulla condizione o l’identificazione di uno dei funghi raccolti, non consumare il raccolto fino a quando non lo si fa controllare da uno specialista. Possono essere consultati i farmacisti o le associazioni e le società di micologia;
- Raccogliere solo gli esemplari in buone condizioni e raccogliere l’intero fungo (piede e cappello), per consentire l’identificazione;
- Non raccogliere funghi vicino a siti inquinati (bordi stradali, aree industriali, discariche);
- Separare i funghi raccolti per specie così da evitare di mescolare pezzi di funghi velenosi con funghi commestibili;
- Disporre i funghi separatamente, in una scatola o in cartone, ma mai in un sacchetto di plastica che acceleri il deterioramento;
- Lavare accuratamente le mani dopo la raccolta;
- Conservare i funghi separatamente e in buone condizioni nel frigorifero e consumarli entro due giorni al massimo dalla raccolta;
- Consumare i funghi in quantità ragionevole dopo una cottura sufficiente e non consumarli mai crudi;
- Non offrire mai funghi raccolti ai bambini piccoli.