I medici: “Ha il cancro” e le tolgono entrambi i reni ma la diagnosi era sbagliata: morta 73enne
Una donna di 73 anni, a cui sono stati inutilmente rimossi entrambi i reni a causa di una diagnosi errata di cancro, è morta otto mesi dopo.
Linda Woolley, di Englewood, Colorado (USA), inserita nella lista dei trapianti, ha avuto un arresto cardiaco fatale venerdì scorso, come annunciato dalla famiglia.
Alla 73enne era stato diagnostico un ‘probabile’ tumore al rene all’ospedale dell’Università del Colorato nel marzo 2018, subendo un intervento chirurgico per la rimozione di entrambi gli organi due mesi dopo.
La sua biopsia, però, ha dato un esito benigno.
I medici hanno capito di avere sbagliato dopo una biopsia post – operatoria che non ha riscontrato alcun cancro in nessuno dei due reni.
Per i due reni, però, non c’era nulla da fare e, di conseguenza, Linda ha dovuto trascorrere quattro ore di dialosi per tre giorni a settimana.
La donna si era anche rivolta a un avvocato per fare causa all’ospedale.
I reni sono essenziali per rimuovere i rifiuti e l’acqua in eccesso dal sangue così da produrre l’urina.
Possiamo sopravvivere anche con un solo rene ma non senza, per cui è necessaria la dialisi: i pazienti vengono collegati a una flebo che pulisce e filtra il sangue con un’aspettativa di vita di dieci anni.
“La mia vita è stata distrutta. La dialisi non è un picnic, non importa quanto ci si possa abituare, ti deruba della tua vita“, aveva detto la donna in un’intervista.
Essendo anziana, la donna, anche se in lista, difficilmente sarebbe stata contattata perché chi si sottopone a un trapianto deve sopportare una complessa e pericolosa operazione chirurgica, nonché deve assumere farmaci immunosoppressori per tutta la vita. Per non parlare dell’attesa media, tra i 7 e i 10 anni.
Nonostante ciò, la donna sperava ugualmente di avere un rene per via del grave torto subito. Ma non ce l’ha fatta.