Anoressia e altri disturbi alimentari: consigli per i genitori
Alcuni studi confermano che il problema dell‘anoressia nervosa si verifica con maggiore frequenza durante la pubertà. Questo accade perché gli adolescenti cercano di emulare i modelli social (ragazze dai corpi perfetti su Instagram) e mettono in campo tutti i tipi di trucchi per perdere peso.
Secondo le statistiche del 2017, il 5,4% dei bambini americani (2,2 milioni), di età compresa tra 13 e 18 anni, hanno sofferto di anoressia, bulimia o problemi con il cibo.
Come prevenire l’anoressia e cosa fare se un bambino è già a rischio?
Ecco alcuni sintomi nel comportamento di un adolescente che dovrebbero allertare i genitori.
- Il desiderio di di perdere peso ad ogni costo (incluso il vomito) con insoddisfazione persistente del risultato;
- BMI di un adolescente al di sotto di 17,5;
- Cambiamento dello stato emotivo (depressione, sbalzi d’umore, scoppi di rabbia);
- Nelle ragazze, una cessazione delle mestruazioni e lo sviluppo tardivo dei seni;
Se l’anoressia non viene diagnostica in tempo, il corpo può subire cambiamenti irreversibili.
Qualora si avesse il sospetto che il proprio figlio abbia problemi alimentari, ecco alcuni consigli:
- Cercare di essere un modello di vita sano;
- Non criticare l’aspetto del bambino;
- Prestare attenzione alla qualità del cibo e non al numero delle calorie;
- Tenere sott’occhio le abitudine alimentari del bambino;
- Limitare l’acceso del bambino a materiali dedicati alla dieta o all’esercizio fisico.
I pazienti anoressici spesso non riconoscono il loro disturbo. Pertanto, i genitori devono essere molto attenti e consultare un medico ogni qualvolta sia necessario.