La solitudine tra le cause della morte precoce (più dell’obesità)
La solitudine può comportare un rischio maggiore per la salute pubblica rispetto all’obesità.
Lo sostiene uno studio che ha scoperto che l’isolamento sociale può causare un rischio maggiore di morte precoce.
“Essere legati all’altro in modo sociale è considerato un bisogno umano fondamentale, sia per il benessere che per la sopravvivenza“, ha dichiarato Julianne Holt-Lunstad, professoressa presso la Brigham Young University, Stati Uniti d’America.
“Gli esempi estremi mostrano che i neonati privi di un contatto umano non riescono a crescere e spesso muoiono. In effetti, da sempre l’isolamento sociale e il confinamento solitario sono stati utilizzati come una forma di punizione“, ha aggiunto la Holt-Lunstad.
La solitudine e l’isolamento sociale sono stati entrambi associati a cattive condizioni di salute.
Uno studio pubblicato l’anno scorso, sempre negli USA, ha suggerito che la solitudine può essere legata al Morbo di Alzheimer, mentre altri tipi di isolamenti sociali sono stati collegati a una ridotta sopravvivenza per i pazienti affetti da tumore al seno.
Per spiegare l’influenza dell’isolamento sociale e della solitudine sul rischio di mortalità precoce, la professoressa Holt-Lunstad ha presentato i dati provenienti da due ricerche.
La prima ha riguardato 148 studi che hanno coinvolto più di 300.000 partecipanti ed è stato scoperto che una maggiore connessione sociale è associata a un rischio ridotto del 50% di morte precoce.
La seconda, che comprende 70 studi con il coinvolgimento di 3,4 milioni individui provenienti da Nord America, Europa, Asia e Australia, ha esaminato il ruolo che l’isolamento sociale, la solitudine o il vivere da soli possono avere sulla mortalità.
I ricercatori hanno scoperto che tutte e tre le condizioni possono avere un effetto significativo sul rischio di morte prematura, con un effetto uguale o maggiore di altri fattori di rischio, come l’obesità.
“Ci sono prove salde che sostengono che l’isolamento sociale e la solitudine aumentino in modo significativo il rischio di morte precoce e la portata del rischio supera quella di molti indicatori della salute“, ha dichiarato la Holt-Lunstad.