Quando la tosse deve preoccupare

Una tosse persistente per più di tre settimane, accompagnata da febbre alta, sangue, dolore toracico o difficoltà respiratorie, potrebbe indicare un problema più serio, come un’infezione polmonare o una condizione cronica.

La tosse è un meccanismo naturale del corpo per liberare le vie respiratorie da muco, irritanti o corpi estranei. Sebbene possa essere fastidiosa, spesso si tratta di un sintomo temporaneo legato a un raffreddore, un’influenza o allergie. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla sua durata e alle caratteristiche: una tosse persistente per più di tre settimane, accompagnata da febbre alta, sangue, dolore toracico o difficoltà respiratorie, potrebbe indicare un problema più serio, come un’infezione polmonare o una condizione cronica. In questi casi, è fondamentale consultare un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati.

La ‘classificazione’ della tosse

Esistono diversi tipi di tosse, classificabili anche in base alla durata.

Come si legge su Patient.info, circa 1 persona su 5 soffre di tosse persistente, che solitamente non è grave ma può essere debilitante, soprattutto quando impedisce di dormire.

I medici parlano di tosse persistente o “cronica” se dura più di 8 settimane. Da tre a 8 settimane è “sub-acuta” e meno di 3 settimane è “acuta”, ovvero a breve termine.

La tosse che dura meno di 3 settimane è di solito causata da virus e può essere superata con i rimedi disponibili in farmacia.

Se la tosse persiste per più di tre settimane, ed è accompagnata da altri sintomi, occorre contattare il medico.

La pertosse

La pertosse, o tosse convulsa, è una malattia infettiva delle vie respiratorie causata dal batterio Bordetella pertussis. Si tratta di una patologia altamente contagiosa che può colpire persone di tutte le età, ma è particolarmente pericolosa nei neonati e nei bambini piccoli, poiché può causare complicanze gravi.

La pertosse è in aumento in tutta l’Inghilterra. La UK Health Security Agency (UKHSA) ha segnalato che metà dei casi osservati nell’ultimo anno è relativa a bambini sotto i 15 anni, con i tassi più alti nei bambini sotto i tre mesi di età.

Le cause della tosse

Le cause più comuni di tosse sono diverse.

Intanto è bene precisare che la tosse può essere causata dall’irritazione delle vie aeree, in qualsiasi punto dalla gola al fondo dei polmoni. La tosse si manifesta anche in presenza di enfisema o bronchite cronica, asma, gocciolamento retronasale, reflusso acido (che non significa necessariamente e soltanto bruciore di stomaco), problemi cardiaci.

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Il cancro può causare una tosse persistente?

Anche il cancro ai polmoni è associato alla tosse persistente, ma è molto più probabile che si tratti di altre cause. Tuttavia, come già detto, occorre consultare sempre un medico se la tosse dura più di tre settimane ed è accompagnata da questi sintomi: tosse con emissione di sangue o catarro color ruggine; respiro sibilante o difficoltà respiratorie; un dolore acuto e lancinante al petto quando si respira, non quando si tossisce.

Il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha emanato delle linee guida su quando si dovrebbe sospettare un cancro. Raccomandano di sottoporsi a una radiografia del torace entro due settimane se si hanno più di 40 anni e si hanno due sintomi tra cui tosse, mancanza di respiro, stanchezza, dolore al petto, perdita di peso o perdita di appetito.

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