Come evitare che le varici peggiorino
Adottare uno stile di vita sano e prestare attenzione ai segnali del corpo può fare la differenza nel gestire questo disturbo.
Le varici, o vene varicose, sono dilatazioni anomale e permanenti delle vene, causate da un malfunzionamento delle valvole venose che impediscono il corretto flusso del sangue verso il cuore. Questo provoca un ristagno di sangue, che può portare a gonfiore, dolore, e una sensazione di pesantezza alle gambe. Le vene più comunemente colpite sono quelle delle gambe, poiché devono lavorare contro la gravità per riportare il sangue al cuore.
Molti elementi contribuiscono alla formazione delle varici
Le varici possono essere di diversa gravità: da piccoli inestetismi a condizioni più serie che richiedono un intervento medico. Oltre ai fattori genetici, esistono diversi elementi che possono contribuire alla loro formazione, come l’età, il sesso (le donne sono più a rischio), la gravidanza, il sovrappeso, e uno stile di vita sedentario.
Come evitare che peggiorino?
Anche se le varici non sempre possono essere prevenute del tutto, ci sono alcune misure utili per rallentare la loro progressione e alleviare i sintomi:
Adottare uno stile di vita attivo: fare esercizio fisico regolare, come camminare o nuotare, aiuta a migliorare la circolazione sanguigna e ridurre la pressione sulle vene.
Evitare di stare troppo tempo fermi nella stessa posizione: se si lavora in piedi o seduti per molte ore, bisogna fare delle pause regolari per muovere le gambe, alzarsi ogni tanto, camminare o fare esercizi di stretching.
Mantenere un peso corporeo sano: il sovrappeso aumenta la pressione sulle vene delle gambe, aggravando il problema.
Indossare calze elastiche a compressione: le calze aiutano a migliorare il flusso sanguigno, riducendo il ristagno di sangue nelle vene.
Evitare il calore eccessivo: bagni caldi, saune e l’esposizione prolungata al sole possono dilatare ulteriormente le vene.
Sollevare le gambe: quando possibile, tenere le gambe sollevate per favorire il ritorno venoso al cuore.
Seguire una dieta equilibrata: consumare alimenti ricchi di fibre e poveri di sale per evitare ritenzione idrica e stitichezza, che possono peggiorare il problema.
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Quando consultare un medico
Se le varici diventano dolorose, provocano gonfiore persistente, o si associano a sintomi come ulcere cutanee o cambiamenti nel colore della pelle, è importante rivolgersi a un medico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un trattamento specifico, come la scleroterapia, il trattamento laser o un intervento chirurgico.
Adottare uno stile di vita sano e prestare attenzione ai segnali del corpo può fare la differenza nel gestire questo disturbo.
Un problema di salute vascolare assai diffuso
Le varici, come scrive La Vanguardia, non sono soltanto un problema estetico ma soprattutto un segnale d’allarme per quanto riguarda la salute vascolare.
Esistono diversi tipi di vene varicose e colpiscono gran parte della popolazione mondiale. Secondo il dottor Xavier Yugueros, chirurgo vascolare dell’Hospital Clínic Barcelona, “le vene varicose nella fase iniziale, sono molto comuni e possono colpire praticamente fino al 70% della popolazione”.
Possono verificarsi anche gonfiore o edema, oppure scurimento o arrossamento della pelle. Le vene varicose possono diventare dure, dolorose e calde oppure sanguinare.
Il dottor Yugueros sottolinea che il principale fattore di rischio è la predisposizione genetica: “Le vene varicose sono solitamente causate, in gran parte, da una predisposizione individuale a soffrirne”. Inoltre, la prevalenza delle vene varicose aumenta progressivamente con l’età, colpendo fino all’80% della popolazione anziana.
Come trattare le varici
Esistono numerosi farmaci per il trattamento dell’insufficienza venosa e delle vene varicose, noti come flebotonici, ma la loro efficacia è modesta e varia notevolmente da paziente a paziente.
“Il trattamento migliore per la prevenzione delle vene varicose sarebbero le calze compressive”, spiega Esther Armans, infermiera dell’Hospital Clínic Barcelona, che aggiunge che “sono ancora più efficaci del trattamento farmacologico”.
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