Vivere senza gonfiore: come ridurre i gas intestinali
Scopriamo insieme i meccanismi della produzione di gas intestinale, un processo fisiologico spesso sottovalutato ma fondamentale per il nostro organismo.
I gas si formano principalmente nel tratto gastrointestinale, in particolare nell’intestino. Il processo inizia durante la digestione, quando gli alimenti vengono scomposti e fermentati dagli enzimi e dai batteri presenti nello stomaco e nell’intestino. I batteri intestinali svolgono un ruolo chiave in questo processo, decomponendo i carboidrati non digeriti e altre sostanze, producendo così gas come anidride carbonica, metano e idrogeno, che vengono poi espulsi dal corpo attraverso l’ano sotto forma di flatulenza o eruttazioni.
Quantità di gas prodotta dall’intestino
La quantità di gas prodotta dall’intestino varia da persona a persona a causa di diversi fattori, tra cui la dieta, il metabolismo individuale, la salute intestinale e la composizione della flora batterica. I ricercatori dell’University of Nebraska – Lincoln hanno rivelato che “durante il metabolismo tipico dei componenti alimentari ed endogeni nell’intestino crasso, il microbiota intestinale della maggior parte delle persone sane può generare da 0,2 a 1,5 litri di gas al giorno (Suarez, Springfield e Levitt, 1998)”. In media, un adulto produce tra 500 ml e 1,5 litri di gas intestinali al giorno, ma questi valori possono variare notevolmente. I gas intestinali sono generalmente composti da diverse sostanze come anidride carbonica, metano, idrogeno e a volte piccole quantità di altri gas.
Malattie e gas intestinali
La sindrome del colon irritabile (SCI) è una malattia gastrointestinale comune che può causare un’eccessiva produzione di gas. Caratterizzata da sintomi come dolori addominali, gonfiore, flatulenza e disturbi del transito intestinale, la SCI è spesso associata a una maggiore sensibilità agli alimenti, allo stress e ad anomalie della motilità intestinale. Le persone con SCI possono avere difficoltà a digerire alcuni tipi di alimenti, il che può portare a una maggiore fermentazione nell’intestino e a un’eccessiva produzione di gas, contribuendo ai sintomi caratteristici di questa malattia.
Leggi anche: Gas intestinali: quando è meglio andare dal medico
Come ridurre i gas intestinali
Cambiamenti nella dieta: evitare alimenti noti per provocare gas come fagioli, cavoli, broccoli, cipolle e bevande gassate. Preferire una dieta ricca di fibre, ma introdurle gradualmente per evitare un improvviso aumento della produzione di gas.
Attività fisica: l’esercizio fisico regolare può aiutare a stimolare la motilità intestinale e favorire l’eliminazione dei gas. Una semplice camminata dopo i pasti può essere benefica.
Farmaci da banco: i farmaci anti-gas contenenti simeticone possono aiutare a disperdere le bolle di gas, facilitandone l’espulsione.
Posizione del corpo: alcune posture, come piegarsi in avanti o inginocchiarsi con il busto sulle ginocchia, possono aiutare a espellere il gas.
Tecniche di rilassamento: la pratica di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, lo yoga o la meditazione può aiutare a ridurre lo stress, che può contribuire all’accumulo di gas.
Massaggi addominali: massaggi delicati in senso orario sull’addome possono aiutare a stimolare il movimento dei gas attraverso l’intestino.
Se i problemi di gas persistono o sono accompagnati da altri sintomi come forti dolori addominali, gonfiore estremo o cambiamenti nelle abitudini intestinali, è consigliabile consultare il medico.
Iscriviti gratis ai nostri canali per non perdere nessun nostro post!
Telegram: iscriviti qui
WhatsApp: iscriviti qui