I primi campanelli d’allarme della malattia di Alzheimer

Riconoscere i primi segni della malattia di Alzheimer: perdita di memoria, difficoltà cognitive e cambiamenti nel linguaggio.

Quando si parla di malattia di Alzheimer, la perdita di memoria è solitamente uno dei primi sintomi a essere menzionato. Definita da alcuni come “la malattia dell’oblio”, questa patologia neurodegenerativa si manifesta in molti pazienti con vuoti di memoria insoliti. Generalmente, si tratta di disturbi della memoria a breve termine, che si traducono in dimenticanze di appuntamenti, difficoltà a ricordare eventi recenti o smarrimento di oggetti. Al contrario, la memoria a lungo termine rimane intatta e la persona può facilmente rievocare ricordi lontani. Naturalmente, le sole perdite di memoria non sono sufficienti per stabilire una diagnosi, ma richiedono comunque una maggiore attenzione, soprattutto quando vengono notate dai familiari.

Alzheimer: i primi sintomi.
Alzheimer: i primi sintomi.

Le cause della malattia di Alzheimer

Questa patologia neurodegenerativa inizia distruggendo progressivamente le cellule cerebrali nell’ippocampo, un’area del cervello fortemente coinvolta nei meccanismi di memorizzazione. La formazione di depositi amiloidi, in particolare, si estende gradualmente e interferisce con il funzionamento cognitivo dei pazienti. Tuttavia, poiché il processo di degenerazione è molto lento, le prime manifestazioni cliniche compaiono generalmente solo dopo diversi anni.

Alterazione delle funzioni cognitive

Le lesioni cerebrali caratteristiche della malattia alterano progressivamente diverse funzioni cognitive. In una fase precoce, non è raro che i pazienti presentino disturbi a livello delle cosiddette “funzioni esecutive“. Questo termine comprende compiti complessi che richiedono organizzazione, gestione e concentrazione, come preparare un pasto, creare un programma o guidare un veicolo. Tutte queste azioni, un tempo familiari e automatiche, diventano sempre più difficoltose, fino a diventare impossibili. Parallelamente, anche la funzione del linguaggio tende a declinare. Ciò si manifesta con la ripetuta dimenticanza di parole semplici, che vengono inizialmente compensate da parole “generiche”.

Come viene diagnosticata la malattia di Alzheimer?

Oltre ai sintomi che possono essere utili per un primo orientamento, la diagnosi della malattia di Alzheimer viene effettuata tramite test di memoria, esami neuropsicologici o di imaging a risonanza magnetica. L’esame può essere eseguito anche tramite puntura lombare o PET. Questi esami, oltre a essere diagnostici in fase avanzata, nella maggior parte dei casi, richiedono tempo ed energie sia per i medici che per i pazienti. Per questo motivo, raccomandiamo ai nostri lettori di sottoporsi a controlli medici alla fine di ogni anno o anche ogni sei mesi. Ciò consente di individuare eventuali malattie e iniziare i trattamenti tempestivamente.

L’età e la malattia di Alzheimer

La nostra memoria lavora per tutta la vita. È l’unico organo che non si prende mai una pausa, a meno che non siamo sei piedi sotto terra. A causa di questo lavoro continuo, la memoria si affatica e si logora nel corso degli anni. Per questo motivo, a partire da una certa età, si indebolisce e non riesce più a rispondere correttamente alle diverse sollecitazioni. Si stima che sia questo l’inizio della malattia di Alzheimer, che generalmente si manifesta dopo i 65 anni. Tuttavia, la malattia di Alzheimer non colpisce solo gli anziani, ma anche i più giovani, tra i 45 e i 55 anni, sebbene questi casi siano molto rari in Francia.

Prevenire la malattia di Alzheimer

Esistono diverse attività che consentono di sviluppare la facoltà cognitiva e la memorizzazione. Non bisogna aspettare di ricevere una diagnosi di malattia neurodegenerativa per iniziare a praticare queste attività. È importante integrarle nella vita quotidiana per proteggere la memoria. Ecco un elenco di attività che aiutano a prevenire la malattia di Alzheimer:

  • Imparare canzoni, testi teatrali o poesie
  • Leggere regolarmente i giornali
  • Viaggiare per imparare cose nuove e nuove lingue
  • Praticare giochi da tavolo o enigmistici (scarabeo, uno, dama, parole crociate, sudoku, ecc.)
  • Visitare regolarmente il medico per prendersi cura del cuore e del corpo
  • Praticare regolarmente attività fisica (corsa, camminata, escursionismo, danza, ginnastica, ecc.)
  • Mangiare sano (frutta e verdura, colesterolo buono, omega 3, vitamina B, ecc.)
  • Partecipare ad attività di volontariato
  • Dormire bene e fare dei pisolini quando possibile.

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