Infarto nelle donne: ecco i sintomi atipici che possono metterti in guardia

In Francia, ad esempio, le patologie cardiovascolari uccidono le donne più del cancro. Alcuni segnali ai quali prestare attenzione.

Le patologie cardiovascolari possono essere silenti per molto tempo prima di manifestarsi.

Per le donne esistono dei sintomi “atipici” dell’infarto del miocardio, tra questi la sensazione di spossatezza, mancanza di respiro durante l’attività fisica, dolore acuto alla schiena, disturbi digestivi, sintomi cioè, che a primo avviso, potrebbero essere associati ad altro ma non al cuore.

Ecco quali sono i principali campanelli d’allarme.

In Francia le malattie cardiovascolari uccidono più del cancro

In Francia, solo per fare un esempio, le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte tra le donne. Uccidono otto volte di più del cancro al seno e più dell’11% delle donne che soffrono di infarto hanno meno di 50 anni. L’età delle vittime si è abbassata negli anni.

Secondo il Bollettino Epidemiologico Settimanale pubblicato da Santé Publique France nel 2016, i ricoveri per infarto miocardico sono aumentati in Francia del 4,8% all’anno tra il 2009 e il 2013 tra le donne di età compresa tra 45 e 54 anni.

Le donne e il loro stile di vita non salutare

Ci si chiede, comprensibilmente, perché le donne siano tanto vulnerabili alle malattie cardiovascolari.

Una prima risposta potrebbe fare riferimento allo stile di vita delle donne, che è cambiato negli ultimi trent’anni: dieta squilibrata, mancanza di attività fisica regolare, maggiore consumo di tabacco e alcol, maggiore stress, ecc.

Come riporta Femme Actuelle, una spiegazione è data da Agir pour le Coeur des Femmes: “Questo stile di vita ha portato a una riduzione della protezione vascolare fornita loro dagli ormoni naturali prima della menopausa. Le donne si credono ancora culturalmente protette fino a questo periodo chiave della loro vita ormonale e non si sentono preoccupate”.

“Ci sono molte donne fumatrici, molte donne che soffriranno di diabete, ipertensione, colesterolo, sedentarietà, sovrappeso“, conferma la dottoressa Emmanuelle Berthelot, cardiologa e autrice del libro “Tre miliardi di battiti: I segreti del nostro cuore”, in una precedente intervista a Femmenouvelle.

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I segnali atipici

I sintomi più comuni di un infarto sono dolore al petto e dolore al braccio sinistro. Nella maggior parte dei casi, anche le donne avvertono questo dolore, ma spesso, invece di allertare i soccorsi, ritengono di essere eccessivamente stanche e magari vanno a riposare, quindi sottovalutano il problema. Nel 90% dei casi di infarto del miocardio si osservano: dolore diffuso al petto; dolore alle costole; dolore che può irradiarsi al braccio, alla mascella o anche alla schiena; grande ansia; mancanza di respiro durante lo sforzo.

Nell’8-10% dei casi si osservano segni più atipici che possono comparire anche nelle donne.

Ma è da precisare che quasi la metà delle donne di età inferiore ai 55 anni che hanno subito un infarto miocardico non hanno avvertito il sintomo classico degli uomini, ovvero un dolore improvviso, simile a una morsa al petto che si irradia al braccio sinistro e alla mascella.

I segnali “atipici” avvertiti dalle donne sono i seguenti: grande stanchezza; nausea ricorrente o disturbi digestivi; dolore alla schiena, alle spalle, allo stomaco.

Questi sintomi non sono correlati, è bene dirlo, ad uno sforzo fisico.

A molte donne è capitato di svegliarsi di notte in preda a tale sintomatologia, spesso associata ad una sensazione di ansia, altro segnale d’allarme.

Se questi sintomi durano o si ripetono occorre allertare i soccorsi, perché si potrebbe essere in presenza di un infarto.

Come si può prevenire l’infarto?

Alla domanda relativa alla prevenzione dell’infarto, la cardiologa Emmanuelle Berthelot risponde senza indugio che bisogna prendersi cura del proprio cuore quotidianamente. Come? Iniziando dalle buone abitudini: “Non fumare, fare attività fisica tutti i giorni, mangiare non troppo salato, non troppo zuccherato, non troppo grasso, preparare i pasti anziché acquistare pasti già pronti, controllare la pressione alta, curare il diabete, curare il colesterolo in eccesso”.

Inoltre, la professoressa Claire Mounier-Vehier raccomanda di non trascurare la valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare in alcuni momenti chiave della vita di una donna: al momento della prescrizione del primo contraccettivo, prima di una gravidanza e dopo il parto e all’inizio della menopausa.

Tra i fattori di rischio cardiovascolare si segnalano: stress, sedentarietà, pressione alta, colesterolo, diabete, combinazione di contraccettivi con estrogeni e tabacco.

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