Papà no vax a processo per maltrattamenti, teneva lontani i figli dalla madre vaccinata: “E’ radioattiva”

Un uomo, non solo era convinto che il Covid-19 non esistesse, ma avrebbe messo in atto una serie di comportamenti dannosi nei confronti dei figli e della ex moglie.

Ha dell’incredibile una storia verificatasi in provincia di Bergamo.

Un uomo, non solo era convinto che il Covid-19 non esistesse, ma avrebbe messo in atto una serie di comportamenti dannosi nei confronti dei figli e della ex moglie.

Adesso, S.B., 48 anni, è finito a processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Era convinto di poter guarire i figli

L’uomo nutriva delle convinzioni singolari, e la situazione sarebbe degenerata con la pandemia.

Come ricostruisce BergamoNews, per guarire i suoi figli imponeva le mani sulle parti doloranti, si rifiutava di far prendere loro antibiotici e farmaci e pretendeva di curarli con un’acqua magica.

Non voleva inoltre che i figli si sottoponessero ad alcun tipo di vaccinazione, a maggior ragione a quelle contro il coronavirus, essendo un fervente no vax. Inoltre, quando a scuola era imposto l’obbligo della mascherina, avrebbe convinto i bambini a non recarsi alle lezioni, sostenendo che la mascherina fosse dannosa per la salute.

Il figlio maggiore, iscritto alle scuole medie, a causa delle numerose assenze è stato bocciato.

Secondo l’accusa mossa dal pubblico ministero Letizia Aloisio, l’imputato aizzava i figli contro la madre, una psicologa, che per quasi due anni avrebbe subito dispetti, violenze psicologiche e vessazioni.

La fine del matrimonio

Da precisare che in un primo momento era stato disposto dal gup il non luogo a procedere, ma l’appello del pubblico ministero è stato accolto. Nell’udienza del 25 settembre ha deposto l’ex moglie, che ha raccontato la storia di una famiglia comune.

Quello con l’uomo finito sotto processo, ha ricostruito la donna, è stato un matrimonio felice, coronato dalla nascita di due bambini nel 2007 e nel 2011.

Nel 2017 i rapporti tra moglie e marito si incrinano, sino alla separazione. Lui, poco tempo prima che le strade dei due prendessero direzioni opposte, aveva iniziato a fare “discorsi strani”, ha detto la donna. “Nel 2016 – ha raccontato – era andato alla Fiera dell’Oriente a Milano, dove gli avevano detto che aveva un’aurea e che era un veggente, che aveva il segno sulla mano”.

Gli atteggiamenti ‘trascendentali’ dell’uomo sarebbero proseguiti per alcuni anni, poi con il Covid la situazione sarebbe precipitata.

L’arrivo del Covid

Quando anche l’Italia è entrata in piena emergenza pandemia, l’uomo, sempre secondo quanto dichiarato dalla ex moglie, “negava l’esistenza del Covid, diceva ai bambini di uscire anche se c’erano le restrizioni, non voleva che mettessero le mascherine”.

Dopo un periodo trascorso con il papà, i bambini avrebbero, secondo la madre, cambiato atteggiamento nei suoi confronti, probabilmente perché indottrinati dal padre.

“Io mi ero vaccinata contro il Covid – ha ricostruito ancora la donna – prima che diventasse obbligatorio per la professione che svolgo e loro per 40 giorni non si sono avvicinati a me perché dicevano che ero radioattiva. Non potevo mangiare con loro, non potevo toccarli, si cucinavano i pasti da soli”.

Poi, sarebbero iniziati i dispetti dei ragazzi contro la madre, come buttarle l’acqua addosso, chiuderla sul balcone, disfarle il letto, il tutto documentato dagli stessi figli tramite video registrati con i cellulari che il padre aveva comprato loro.

La donna è riuscita di nascosto a trovare, nel telefono del figlio più grande, le chat con il padre, dalle quali si evince che l’uomo istigava i figli contro la madre.

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Soggiogati dal padre

Secondo l’accusa i ragazzi erano totalmente soggiogati dal padre e delle sue convinzioni. Tanto da arrivare a scrivere dei biglietti, riposti nella cassetta delle lettere dei vicini, in cui chiedevano aiuto dicendo che venivano picchiati dalla madre e che volevano vivere con il padre. Due volte nell’abitazione della donna sono arrivati i carabinieri perché i figli sostenevano di subire violenze.

A un certo punto il Tribunale ha disposto che i due minori venissero affidati a due comunità, dove sono stati accompagnati in un percorso di consapevolezza da educatori e psicologi.

In comunità sono rimasti tre anni, e alla fine dell’estate sono stati riaffidati alla madre.

Prossima udienza a gennaio

La donna e i figli si sono costituiti parte civile nel processo.

La prossima udienza, nella quale verrà sentito l’uomo accusato di maltrattamenti, è stata fissata per il 15 gennaio.

Intanto psicologi e assistenti sociali che hanno seguito i ragazzi hanno depositato le loro relazioni che sono state acquisite dal Collegio giudicante.

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