Vincere la battaglia contro la stitichezza: i lassativi più efficaci

A tutti sarà capitato, almeno una volta, di non riuscire ad andare in bagno regolarmente. Le cause della costipazione, disturbo molto fastidioso, possono essere molteplici, ma esistono in commercio numerosi lassativi che aiutano a risolvere il problema. Conosciamoli meglio.

A tutti sarà capitato, almeno una volta, di non riuscire ad andare in bagno regolarmente.

Le cause della costipazione, disturbo molto fastidioso, possono essere molteplici, ma esistono in commercio numerosi lassativi che aiutano a risolvere il problema. Conosciamoli meglio.

Cos’è la costipazione

La stitichezza, chiamata anche stipsi o costipazione, è un disturbo caratterizzato dal rallentamento del transito delle feci nell’intestino con conseguente accumulo delle feci stesse. L’aumento del tempo di permanenza delle feci nell’intestino porta quest’ultimo a riassorbire l’acqua presente nelle feci: la massa fecale, privata dell’acqua, diventa così sempre più dura e difficile da evacuare.

La costipazione è un disturbo che provoca gonfiore addominale, mal di pancia, irritabilità, cefalea.

Il termine “stipsi” deriva dal greco styphein (stretto) ed indica una difficoltà nell’espletamento della funzione intestinale che può avere ripercussioni negative sulla qualità di vita.

Questo problema interessa circa il 15% della popolazione, maggiormente i soggetti di sesso femminile ed aumenta con l’avanzare dell’età. È più frequente in chi è depresso o sottoposto a stress psicologici. Le cause possono essere anche un’alimentazione sbagliata, un’insufficiente idratazione o la eccessiva sedentarietà.

La normale frequenza di defecazione varia da persona a persona, ma indicativamente dovrebbe essere da tre evacuazioni al giorno a tre alla settimana.

Alcuni consigli e un’avvertenza: utilizzare correttamente i lassativi

Adottare una buona alimentazione, fare attività fisica regolarmente, mantenersi ben idratati, può essere sufficiente a risolvere la stitichezza. Talvolta però è necessario assumere lassativi, ne esistono diverse categorie, ciascuna con propri principi e tempi di azione.

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Lassativi osmotici

Femme Actuelle ha stilato una classifica dei più comuni tipi di lassativi.

Si parte dai lassativi osmotici, i più utilizzati, molto efficaci e con poche controindicazioni.

Catturano l’acqua all’interno dell’intestino, grazie al loro contenuto di zuccheri o sale. L’acqua modifica la consistenza delle feci, le ammorbidisce e ne facilita l’espulsione entro 1 o 2 giorni. In questa famiglia di lassativi troviamo in particolare Forlax, Duphalac o Macrogol.

Tuttavia, questo tipo di lassativo può causare ritenzione idrica, quindi, se si soffre di insufficienza renale o cardiaca è opportuno, prima di assumerlo, chiedere consiglio al proprio medico.

Lassativi lubrificanti

Contengono olio di paraffina. Lubrificano le feci e anche la parete del colon.

Le feci vengono così evacuate più facilmente entro 6 ore e fino a 3 giorni. Vengono venduti sotto forma di liquido o gel da assumere con un cucchiaio. Non dovrebbero essere utilizzati per un periodo prolungato, poiché ciò potrebbe causare irritazione dell’ano e malassorbimento di alcune vitamine (A, D, E, K). E’ sconsigliato a che soffre di problemi di deglutizione o è costretto a letto.

Lassativi di zavorra

I lassativi di zavorra sono composti da mucillagini (licheni, alghe, semi di lino, ecc.) e fibre alimentari (da frutta e verdura, bucce di cereali). Le mucillagini sono sostanze vegetali gelatinose che si gonfiano a contatto con l’acqua. È lo stesso effetto dell’aumento di volume a contatto con l’acqua per le fibre. Questo trattamento lassativo, in polvere o granuli, deve quindi essere assunto con una quantità sufficiente di acqua. Le fibre e le mucillagini che contiene si riempiono d’acqua, aumentando il volume delle feci, favorendo la motilità intestinale. Perché questo tipo di lassativo funzioni, è necessario praticare attività fisica oltre ad idratarsi bene (bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno). Non sono adatti a una persona costretta a letto.

Il tempo di azione dei lassativi di zavorra è di circa 2-3 giorni. In questa categoria troviamo lo Spagulax (in polvere o granuli) o in particolare la Psylia.

Lassativi stimolanti

I lassativi stimolanti orali sono da preferire se si soffre di lentezza intestinale, gastroparesi o sindrome dell’intestino pigro. Si parla di gastroparesi quando lo svuotamento gastrico viene rallentato, per cui l’assunzione di lassativi stimolanti può aiutare a ripristinare una buona motilità intestinale. Si presentano sotto forma di capsule, compresse o infusi a base di sali di magnesio e in particolare di olio di ricino. Il loro vantaggio è una rapida insorgenza d’azione (da 6 a 12 ore). Tuttavia, dovrebbero essere assunti solo a breve termine (massimo 6-8 giorni). Oltre a ciò, possono portare a dipendenza, disturbi elettrolitici che possono portare a disturbi intestinali e gravi aritmie cardiache. In questa famiglia di lassativi troviamo Agiolax, Dulcolax e Bisacodyl.

Lassativi anorettali o lassativi per contatto

I lassativi da contatto comprendono i lassativi che, a differenza dei precedenti, vengono assunti non per via orale, ma per via rettale. Sono supposte di glicerina e bulbi per clisteri. Provocano l’evacuazione delle feci per effetto meccanico, stimolando la mucosa del retto. Questi sono Microlax o Bébégel. La loro azione è la più rapida tra tutti i lassativi disponibili in farmacia: da pochi minuti a 1 ora. Non devono essere utilizzati per più di 5 o 6 giorni, poiché ciò potrebbe causare irritazione dell’ano e del retto. Non sono consigliati se si soffre di una malattia infiammatoria del colon, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, o di lesioni all’ano.

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