Abbracciare un albero può essere una pessima idea. Ecco perché
Può essere uno dei tanti modi per entrare in contatto con la natura. Ma si può correre qualche rischio, anche grave.
Può essere uno dei tanti modi per entrare in contatto con la natura. ‘Abbracciare’ un albero per mostrargli tutto il nostro amore con la speranza che questa gigantesca pianta possa avvertire gli effetti positivi di quell’azione.
Tuttavia, la pratica della silvoterapia – che consiste nell’abbracciare gli alberi – non è davvero consigliabile.
Innanzitutto, a causa di una schiuma che può fuoriuscire da alberi come le querce o i carpini. Questa sostanza, infatti, può provocare un prurito intenso su tutto il corpo. La frullania, inoltre, può anche causare dermatiti allergiche da contatto.
Anche i licheni appaiono come sostanze pungenti, allo stesso modo del sumac (vite velenosa) e della mancinella. La posizione di questi ultimi due allergeni è, tuttavia, molto localizzata (rispettivamente Nord America e spiagge delle Antille).
Non c’è dubbio, comunque, che il prurito possa essere causato anche dagli animali, specialmente dagli insetti. Ad esempio, sui rami dei pini e delle querce si possono annidare le larve delle processionarie, i cui peli urticanti contengono una tossina, la taumetopina, che se rilasciata può causare un edema o uno shock anafilattico. In caso di contatto, quindi, si può finire anche in ospedale. Inoltre, tale sostanza può essere molto pericolosa per gli animali domestici, nel caso in cui l’insetto entri in contatto diretto con la bocca o la lingua (Fonte).
Infine, abbracciando un albero, ci si espone a un attacco di calabroni, insetti che possono essere ospitati a centinaia nella corteccia. In Giappone, tra l’altro, esiste un calabrone gigante (Vespa mandarinia) che può causare la morte con una puntura. Per non parlare del serpente nero di mamba, simile a un ramo, capace anche di uccidere in Africa.