Malattia da graffio di gatto: sintomi, complicazioni e prevenzione

La vita con un gatto è piena di gioie. Se ne hai uno, puoi godere anche di qualche beneficio per la salute: rischio ridotto di malattie cardiovascolari e di stress. Ma bisogna stare attenti al rischio infezione.

La vita con un gatto è piena di gioie. Se ne hai uno, puoi godere anche di qualche beneficio per la salute: rischio ridotto di malattie cardiovascolari e di stress.

A volte, però, il contatto con i gatti può comportare dei rischi, come il contrarre infezioni parassitarie o batteriche. Uno di questi è la cosiddetta malattia da graffio del gatto, causata dal batterio Bartonella henselae.

Negli adulti sani, è improbabile che l’infezione causi sintomi gravi e di solito scompare senza trattamento. Ma la malattia può portare a gravi complicazioni nei bambini piccoli e in chi ha un sistema immunitario indebolito.

È possibile, comunque, adottare misure per proteggere se stessi e i bambini dall’infezione.

SINTOMI

I sintomi felini della malattia sono diversi da quelli umani.

I gatti infetti solitamente non mostrano alcun sintomo. Se l’infezione è grave, un gatto può avere difficoltà a respirare. L’infezione può anche coinvolgere gli occhi, la bocca e il tratto urinario del gatto.

Le persone infette, invece, percepiscono solitamente i seguenti sintomi:

  • dolore o vesciche sull’area del graffio o del morso;
  • febbre (di solito di basso grado);
  • stanchezza;
  • mal di testa;
  • linfonodi ingrossati vicino alla zona della ferita.

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COMPLICAZIONI

I bambini di età inferiore a cinque anni e le persone con sistema immunitario indebolito hanno un rischio maggiore di sviluppare complicazioni se infettati:

  • encefalopatia, grave complicazione che si verifica se l’infezione si diffonde al cervello;
  • neuroretinite, infiammazione del nervo ottico e della retina che causa disturbi visivi;
  • osteomielite, infiammazione dell’osso o del midollo osseo che può portare nei casi piuù gravi all’amputazione;
  • sindrome oculoghiandolare di Parinaud, complicazione rara che talvolta richiede la rimozione chirurgica del tessuto infetto.

PREVENZIONE

Ecco qualche consiglio utile:

  • astenersi dal contatto con gatti randagi e selvatici (specialmente quelli selvatici, poiché sono più propensi ad attaccare);
  • non giocare con il gatto per evitare di essere graffiati o morsi;
  • insegnare al bambino a non giocare con gatti o gattini e spiegare che cosa rischia;
  • in caso di graffio o morso, lavare subito l’area interessata con sapone e acqua calda;
  • in caso di contatto con i fluidi corporei del gatto (ad esempio la saliva) lavarsi accuratamente le mani prima di toccare un bambino;
  • se il sistema immunitario è indebolito e si vuole adottare un gatto, portare a casa un animale che abbia almeno un anno o più, poiché i gattini hanno maggiori probabilità di trasportare i batteri;
  • in caso di ferita aperta o crosta, non permettere al gatto di leccarla;
  • tenere il gatto in casa per ridurre al minimo il rischio di contatto con i gatti infetti che vivono all’esterno;
  • tagliare le unghie del gatto;
  • esamina regolarmente il pelo del gatto per individuare eventuali pulci (e usare un prodotto per tenerle lontano).

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