Caffè, il momento ideale per berlo per massimizzare gli effetti

Lunedì mattina, alle 8 in ufficio. Dopo il “ciao” ai colleghi, arriva il famoso incontro davanti alla macchinetta del caffè per parlare del vostro weekend al parco con i bambini. Ti ritrovi lì? Ovviamente. Le pause caffè sono un evento quotidiano nel mondo professionale. Avvengono a qualsiasi ora del giorno ma non sarebbero l’ideale. Ci sarebbe, infatti, un momento preciso affinché i suoi effetti diventino indiscutibili.

Una questione di cortisolo

Se bere il caffè è un’abitudine per molti lavoratori in Italia, ciò che è diverso è il momento. Per alcuni, alzarsi dal letto prima di fare la doccia e anche prima di mangiare è quando berlo. Per altri, il caffè si può prendere solo con i colleghi, appena arrivati ​​in ufficio. Ma potrebbe esistere un momento preciso in grado di decuplicarne gli effetti? Questo è ciò che pensa il neuroscienziato americano Steven Miller.

Costui è convinto che il caffè vada assunto solo quando il livello di cortisolo nell’organismo è al minimo. Questo ormone è prodotto dalle ghiandole surrenali che favorisce il nostro risveglio liberando zucchero dalle nostre riserve. Secondo lo scienziato, l’orario ideale per bere il caffè sarebbero le 10:30.

Fare attenzione a non bere troppo caffè

Il rischio principale di bere troppo caffè rimane la perdita della sua efficacia, come sottolinea il dottor Miller in un articolo del 2013: “Uno dei principi chiave della farmacologia è usare un farmaco quando è necessario, altrimenti potremmo sviluppare una tolleranza a un farmaco somministrato alla stessa dose.

Perderai così l’impatto energetico che cerchi di ottenere per affrontare la giornata in buona forma. Il suo consumo eccessivo può anche causare diversi disturbi nel corpo. C’è da aspettarsi insonnia, mal di testa o addirittura reflusso gastrico e persino ansia“.

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